Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, è specializzato in diritto diritto ereditario, sia per la fase dell’apertura della successione ereditaria, che per quella di chiamata all’eredità.
L’Avv. Gianluca Sposato è Consigliere dell’ISLE Istituto per gli Studi e la Documentazione Legislativa che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Data la sua profonda conoscenza in diritto civile è stato più volte chiamato ad assumere il ruolo di Presidente per l’Esame di Stato per Avvocato a Roma.
E’ oggi considerato il migliore avvocato in diritto ereditario a Roma, grazie alla sua esperienza e capacità di conseguire accordi per lo scioglimento della comunione ereditaria.
La divisione ereditaria consensuale, infatti, permette l’attribuzione delle singole quote ereditarie spettanti per legge agli eredi.
Diverso è il caso di disposizioni testamentarie che pongano in essere violazione della quota di legittima.
Le fasi della successione ereditaria
Le successioni ereditarie possono essere di due tipi:
- “ab intestato” in presenza di una successione ereditaria senza testamento, nel qual caso si apre la successione legittima;
- oppure eredità con testamento, che può essere pubblico, segreto, o olografo, nel qual caso si apre la successione testamentaria.
La successione ereditaria è disciplinata dal Libro II del Codice Civile, dopo il Libro I che riguarda la famiglia, potendosi considerare le vicende legate all’eredità una evoluzione naturale della stessa.
Il ruolo dell’avvocato civilista è fondamentale nelle successioni ereditarie per tutte le attività che gli eredi devono compiere a cominciare dalla dichiarazione di successione.
Data la complessità dei casi, è assolutamente consigliabile rivolgersi ad un avvocato che tratta esclusivamente la materia iscritto all’Albo dei Patrocinanti in Cassazione, capace di conseguire accordi di divisione ereditaria.
Il ruolo dell’avvocato esperto in successioni ereditarie è determinante sia prima dell’apertura della successione, che alla dipartita del de cuius.
Nella fase che precede l’apertura della successione l’avvocato esperto in diritto ereditario può fornire consulenza in materia testamentaria per la redazione del testamento.
In tal modo mettendo in condizione il testatore di operare la scelta migliore per quanto concerne la forma ed il contenuto delle disposizioni testamentarie.
Il ruolo dell’avvocato civilista nella fase di apertura della successione e chiamata all’eredità, è rivolto ad assistere gli eredi.
L’attività è finalizzata per l’attuazione delle disposizioni patrimoniali inerenti al passaggio generazionale con efficacia “post mortem” .
Garantendo il rispetto della volontà del defunto senza che sia violata la quota degli eredi legittimi, tenuto conto di quelle che sono le quote ereditarie con e senza testamento.
L’esperienza dell’avvocato è determinante per tutelare i diritti del cliente che venga leso per vizi formali, o violazione dei diritti di legittima.
L’azione di riduzione di donazioni o disposizioni testamentarie e azioni volte all’impugnazione del testamento sono sempre operazioni molto tecniche.
Funzione del diritto ereditario
Il diritto ereditario è quel complesso di norme che regolano il trapasso dei beni del defunto alla persona che gli succede e dunque nell’eredità.
Nell’istituto dell’eredità trova piena tutela l’esigenza che con la morte di una persona non si estinguano i suoi rapporti giuridici, ma altri possano subentrarvi prendendo il posto del defunto.
Esigenze non solo morali, ma anche sociali ed economiche impongono, che per la sicurezza del credito, per la conservazione e l’incremento della ricchezza, i rapporti di una persona continuino anche dopo la sua morte.
Attraverso l’istituto dell’eredità nel patrimonio del defunto si sostituisce un nuovo titolare che si rappresenta come il continuatore della sua personalità.
Avvocato esperto in diritto ereditario
L’attività dell’avvocato specializzato in diritto ereditario si svolge prima di tutto con consulenza legale in materia ereditaria.
La consulenza è volta a chiarire dubbi del cliente, con l’acquisizione di incarico volto a tutelare i diritti dell’erede, tenuto conto delle liti soprattutto nell’eredità tra fratelli.
La prima attività da compiersi nella successione ab intestato è la ricostruzione dell’asse ereditario e della massa ereditaria.
L’eredità è formata dal relictum che dal donatum, oltre che da poste attive e passive, da valutare ponderatamente prima di compiere atti dispositivi equiparabili ad accettazione di eredità.
La valutazione della situazione patrimoniale mobiliare ed immobiliare del de cuius è necessaria per fornire un quadro d’insieme corretto e preciso.
Ciò attraverso l’analisi del patrimonio ereditario, nell’ottica di una definizione della contesa ereditaria mirata a risparmiare su tempi, costi e imposte di successione.
Per ricostruire il patrimonio ereditario, ovvero attribuire un valore ai beni che confluiscono nell’eredità, occorre computare non soltanto quello che rimane alla morte del de cuius all’eredità giacente.
Bisogna considerare anche il valore delle disposizioni compiute per atti di liberalità in vita che abbiano avvantaggiato alcuni degli eredi rispetto e in danno di altri.
Le donazioni devono considerarsi un anticipo di eredità e devono necessariamente essere restituite alla massa ereditaria in presenza di legittimari per effetto della collazione ereditaria.
Nel nostro ordinamento giuridico i parenti più prossimi del de cuius: il coniuge ed i figli nonché, ove manchino, al loro posto gli ascendenti, dunque i genitori, godono di una speciale tutela giuridica.
In quanto eredi legittimari e non possano mai essere esclusi dall’asse ereditario, se non per cause di indegnità a succedere.
Ciò vale anche per i nipoti se agiscono in rappresentazione ereditaria di un loro genitore che sia figlio pre morto del de cuius.