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L’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali, è specializzato nel risarcimento incidente auto bicicletta.
Assiste il ciclista che ha riportato lesioni per incidente stradale ed i familiari delle vittime della strada nel caso morte ciclista per investimento.
L’Avvocato Gianluca Sposato è stato eletto migliore avvocato nel diritto delle assicurazioni da Top Legal per il risarcimento di danni gravi da incidente stradale.
Ha ottenuto risarcimenti oltre il massimale assicurato a favore di ciclisti in gravi incidenti stradali, danni fisici gravi e danno da morte per il caso specifico relativo alla tipologia di incidente auto bicicletta risarcimento.
Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, tutela i diritti dei ciclisti ai fini del risarcimento dei danni fisici riportati, senza richiedere nessun anticipo spese.
Avvalendoci solo dei migliori medici legali e ricostruttori di incidenti, garantiamo la migliore assistenza legale a chi riporti lesioni un incidente stradale in bicicletta, o abbia perso un familiare a causa di un incidente mortale in bici.
La comodità e il diletto di viaggiare in bicicletta sono indubbi, ma quando si verifica un incidente tra bici e auto chi ha ragione?
Negli ultimi anni nelle città sono stati realizzati chilometri di piste ciclabili, che hanno diversi scopi e finalità sociali con un aumento di incidenti tra auto e bici.
Snellire il traffico delle automobili ha il vantaggio per la salvaguardia dell’ambiente, spostarsi da una parte all’altra della città con minore spesa, restituire al cittadino la piacevolezza di muoversi ammirando le bellezze della città.
Certo, muoversi con la bici in piccoli centri urbani è molto meglio rispetto al farlo in città molto popolose, come, per esempio, Roma, Milano, Napoli, con minor rischio di incidente stradale mortale.
Senza considerare la difficoltà di pedalare con scioltezza nei grossi centri urbani, fondamentalmente mal strutturati dal punto di vista della libera ed ecologica mobilità con aumento di incidente in bici elettrica.
C’è anche il forte rischio di imbattersi in un incidente stradale in bicicletta e non sono rari i casi del ciclista investito da un auto, che per chi viaggia su due ruote può essere molto dannoso.
Purtroppo le possibilità di incorrere in un incidente stradale con una bicicletta sono molteplici e il colpevole non sempre è l’automobilista per questo è importante consultare sempre un avvocato per incidenti stradali.
Da qualche anno, sulla scena stradale ci sono anche le cosiddette biciclette a pedalata assistita, che funzionano con l’ausilio di un motore e sono in aumento gli incidenti stradali con la bicicletta elettrica.
Il fatto di potersi muovere con la bicicletta a una velocità piuttosto sostenuta grazie, appunto, a tali nuovi veicoli su due ruote ha aumentato il rischio di incidenti stradali.
Spesso si ritiene che chi vada in bicicletta e sia urtato, o investito da un’automobile abbia sempre ragione.
Non è assolutamente così, in quanto, pur essendo la bicicletta un veicolo generalmente privo di motore, non per questo il ciclista è esentato dal rispetto delle norme previste nel Codice della Strada.
Dunque, in caso di incidente stradale, si applica l’articolo 2054 del codice civile, che prevede una presunzione di colpa del ciclista, in assenza di prove e, dunque, il concorso di colpa.
Nel caso di un incidente stradale tra auto e bicicletta, la prima cosa da fare è quella di accertare le responsabilità del sinistro, dal momento che sia l’automobilista, sia il ciclista sono tenuti a rispettare le regole della strada.
Chi va in bicicletta deve rispettare i sensi unici, o i doppi sensi di circolazione, non può viaggiare contromano, non deve fare inversione ad U.
Il ciclista deve dare la precedenza a chi proviene da destra, non può passare con il semaforo rosso, non può guidare di sera e fino a mezz’ora prima dell’alba senza il giubbino a catarifrangenti, deve circolare, sulle piste ciclabili, quando esistono.
Questo significa che, in caso di incidente stradale, il ciclista, prima di valutare la richiesta risarcimento danni all’assicurazione dell’automobilista, dovrà dimostrare di avere rispettato il Codice della Strada.
Tra le cause più frequenti di incidente tra bicicletta e automobile c’è il taglio della strada, sia da parte dell’automobilista, per esempio sterzando a destra, sia da parte del ciclista, in questo caso, girando a sinistra.
Purtroppo è anche frequente il caso di veicolo che tampona il ciclista durante una manovra, o di veicolo a motore che investe il ciclista durante la manovra di retromarcia.
Anche l’apertura dello sportello automobilista fermo al parcheggio per uscire, senza prima guardare dallo specchietto retrovisore, può causare la caduta ciclista che in quel momento si appresta a superare la macchina parcheggiata.
La procedura per il ciclista nell’incidente stradale risarcimento danni fisici segue le regole dell’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni.
Il conducente di una bicicletta non ha obbligo di assicurazione, come invece avviene per chi guida l’automobile, o un qualsiasi mezzo immatricolato al PRA.
Pertanto, nel caso in cui il responsabile del sinistro sia il conducente della bicicletta, quest’ultimo è tenuto a risarcire personalmente i danni procurati.
La bicicletta non è un veicolo motorizzato per cui non si può compilare il modulo di constatazione amichevole di incidente stradale.
Ciò in base all’articolo 143 del Codice delle Assicurazioni, che fa riferimento esclusivamente a sinistri avvenuti tra veicoli a motore per i quali vi sia obbligo di assicurazione.
In sostanza, poiché la bicicletta non ha motore, per essa non è obbligatoria la copertura assicurativa.
Quindi, dopo il sinistro per il risarcimento non si può utilizzare il modulo CAI, che può essere utilizzato solo tra compagnie assicurative che esercitino il ramo RC Auto.
Il ciclista dovrà avviare la procedura di risarcimento danni ordinaria, rivolgendosi alla compagnia assicurativa del responsabile dell’incidente stradale.
Occorre, dunque, inoltrare la richiesta di risarcimento danni ai sensi dell’articolo 148 CdA, dal momento che la legge individua il responsabile nel proprietario in solido con il conducente.
Lo scontro tra due biciclette è tutt’altro che infrequente come anche l’incidente con monopattino elettrico.
La guida spericolata e il non rispetto delle norme stradali può, infatti, essere la causa di un incidente stradale tra due ciclisti.
La pista ciclabile, che dovrebbe garantire un tranquillo e sicuro movimento per i veicoli a due ruote, a volte si trasforma in un luogo pericoloso, soprattutto quando è troppo affollata, per esempio durante la stagione estiva.
Tra le cause frequenti di scontri tra due ciclisti vi è il sorpasso senza segnalare la manovra al ciclista che si sta superando che, non avendo lo specchietto retrovisore, può non accorgersene ed essere investito se soltanto si sposta di poco sulla sinistra.
Altre cause di scontro tra biciclette sono l’invasione della corsia opposta e la distrazione durante la guida, per esempio per guardare il cellulare.
Nel caso di incidente in bici tra due biciclette, l’accertamento delle responsabilità avviene nel medesimo modo utilizzato per gli incidenti automobilistici.
Non essendo obbligatoria una polizza di assicurazione, il responsabile dell’incidente dovrà risarcire personalmente il danneggiato.
Per ottenere il risarcimento bisogna annotare tutti i dati che possano far individuare il responsabile dello scontro e chiamare le Autorità per i rilievi stradali.
E’ utile scattare foto sul luogo dell’incidente e cercare testimoni che possano confermarne la dinamica dello scontro.
Inoltre, in casi di disputa delle responsabilità nell’incidente stradale tra ciclisti è anche possibile chiamare le Forze dell’Ordine per acquisire il relativo verbale di incidente.
La presenza di buche stradali, malformazioni stradali, detriti ed ostacoli non prontamente rimossi dalla strada possono essere causa di un incidente che coinvolge un ciclista.
In questi casi responsabile dell’incidente è il titolare della strada (Comune, Provincia, Regione ecc.), unitamente a chi è tenuto alla manutenzione stradale.
A tali soggetti, unitamente alla loro compagnia di assicurazione, va indirizzata la richiesta di risarcimento danni.
Bisogna, però, dire che ottenere il risarcimento in situazioni del genere non sempre è possibile.
Perché bisogna dimostrare con dovizia di particolari che al momento dell’incidente si guidava prudentemente e che il pericolo non era visibile e neppure evitabile.
Si consiglia, pertanto, di affidare il caso a un avvocato esperto in incidenti stradali, che saprà come interfacciarsi con la controparte istituzionale e mettere in atto tutte le strategie per ottenere il giusto indennizzo per le lesioni subite.
Per prima cosa, bisogna accertare la dinamica del sinistro e le responsabilità ricostruendo con precisione la modalità con cui è avvenuto l’incidente stradale, lo stato di fatto e dei luoghi.
Il ciclista ferito in un incidente stradale deve acquisire tutti i dati per la richiesta risarcimento danni: luogo e ora dell’incidente, veicoli coinvolti, modalità del sinistro ed eventuali testimoni.
Nel caso di ciclista gravemente ferito è necessario contattare subito un avvocato esperto in incidenti stradali per la ricostruzione della dinamica del sinistro.
Lo stesso vale nei casi, purtroppo, di incidente stradale mortale in bicicletta e di omicidio stradale del ciclista, in cui l’assistenza di un avvocato specializzato in danno da morte per incidenti stradali è fondamentale.
Soltanto il ciclista non ha commesso alcuna infrazione del Codice della Strada, potrà ottenere il risarcimento dei danni fisici subìti.
A tal uopo bisogna inoltrare correttamente la richiesta di risarcimento danni all’assicurazione del veicolo investitore corredata da tutta la documentazione comprovante l’incidente e le lesioni.
Alla richiesta danni si deve allegare sia il verbale di incidente stradale che il verbale di Pronto Soccorso, oltre a tutti i documenti indicati dall’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni.
Una volta che le lesioni sono stabilizzate ed è possibile l’accertamento delle lesioni fisiche, il nostro studio legale provvede a fare redigere una relazione medico legale di parte per il calcolo del danno biologico.
Successivamente, il medico legale di parte accompagnare il ciclista ferito a visita presso l’assicurazione per l’accertamento delle lesioni.
Forti della nostra esperienza e competenze nel ramo danni da circolazione stradale siamo specializzati per la trattativa con l’assicurazione per ottenere il massimo risarcimento del danno senza fare causa.
La liquidazione deve comprendere sia il danno patrimoniale che del danno non patrimoniale riportati dal ciclista.
I familiari hanno diritto al risarcimento del danno da perdita parentale nel caso di ciclista morto in incidente stradale.
Le somme erogate dall’assicurazione possono essere trattenute in acconto, ove non siano comprensive di tutte le voci di danno.
Il danno biologico, l’invalidità temporanea, il danno morale, il danno nocicettivo, danno dinamico relazionale o esistenziale che dir si voglia, danno fisiognomico o danno estetico rientrano nel danno non patrimoniale.
La riduzione della capacità lavorativa, il licenziamento a causa dell’infortunio, il danno da perdita di chances, il mancato guadagno attengono, invece, al danno patrimoniale anche per perdita di chances o lucro cessante.
Le variabili relative al risarcimento per incidente che coinvolge una bicicletta sono notevoli.
Per non commettere errori nella richiesta di risarcimento danni e quantificazione delle lesioni stradali, il ciclista deve affidare la pratica a un avvocato per incidenti stradali.
L’Avv. Gianluca Sposato, Presidente di Commissione Esame Avvocato a Roma ed autore del Manuale “Le 50 parole più utilizzate nelle Aule di Giustizia del danno stradale”, è esperto per risarcimento danni fisici in incidenti in bicicletta.
Segue personalmente solo casi relativi a macro lesioni in incidenti stradali auto bicicletta in tutta Italia, previa verifica delle responsabilità nell’incidente stradale.
Gianluca Sposato è un avvocato patrimonialista e giurista dell’ISLE – Istituto per la Documentazione gli Studi Legislativi, specializzato in diritto civile, rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati.
Presidente dell’esame di Stato per Avvocato a Roma, eletto da Top Legal migliore Avvocato nel diritto delle assicurazioni, è Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali e membro del Board di Forbes Advisor nei settori del diritto immobiliare, eredità e risarcimento del danno.