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Eredità verso i nipoti

Indice

A chi  spetta l’eredità dei nonni e degli zii?

Nel caso in cui il defunto è sposato, l’eredità si devolve in linea retta e, dunque, al coniuge e ai figli.

In mancanza di figli l’eredità, invece, spetta al coniuge e ai genitori e, soltanto ove manchino i figli e i genitori, sempre che il de cuius non era sposato, si devolve in linea collaterale ai fratelli, o ai nipoti.

I nipoti, pertanto, non rientrano in quella categoria di eredi privilegiati, ovvero tra il novero dei legittimari (coniuge, figli, genitori, nonni) che hanno sempre diritto nel nostro ordinamento giuridico a vedersi riconoscere una quota ereditaria determinata per legge.

Dunque, a meno che non agiscono in rappresentazione di alcuno di questi, perché premorto al de cuius, o sono indicati nel testamento, ovvero non vi sono altri eredi in linea retta, non hanno diritto ad alcuna quota di eredità sulla massa ereditaria di nonni e zii.

Quando l’eredità spetta ai nipoti?

L’eredità è devoluta ai nipoti in soli due casi previsti dalla legge:

  1. quando sono stati espressamente nominati nel testamento;
  2. quando, in mancanza di testamento, chi muore non lascia prole, genitori o nonni, fratelli o sorelle, coniuge e figli, come dispone l’art. 572 del Codice civile.

Solo in questi casi i nipoti, fino al sesto grado, subentrano nell’asse ereditario della persona deceduta e l’eredità, se accettata, viene loro devoluta secondo le disposizioni del codice civile.

Pertanto per comprendere chi sono gli eredi legittimi di una persona non sposata, bisogna considerare che in mancanza di figli, di fratelli, ovvero di un testamento che disponga diversamente, gli eredi sono i nipoti.

Cosa deve fare il nipote per dimostrare di essere erede?

Se il nonno, o la nonna, ovvero lo zio, o la zia ha fatto un testamento olografo  a favore del nipote, o dei nipoti, si aprirà la successione testamentaria in favore del nipote.

In tal caso sarà necessario verificare che il testamento abbia i requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge e non violi i diritti dei legittimari, se presenti nell’asse ereditario del de cuius.

Se, invece, lo zio o la zia sono morti senza avere eredi più prossimi, occorrerà verificare che non vi sia l’esistenza di un testamento, e si aprirà la successione legittima in favore dei nipoti.

Il nipote, o i nipoti, devono chiedere il certificato di morte del de cuius e presentare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio all’Ufficiale dell’Anagrafe Civile del Comune di residenza, con i dati di tutti gli eredi.

Ciò al fine di comprovare la loro qualità di eredi e la composizione dell’asse ereditario del nonno, o della nonna, ovvero dello zio, o della zia deceduta.

Eredità verso i nipoti, espletamento delle pratiche ereditarie

Per l’espletamento delle pratiche ereditarie, al fine di accettare l’eredità, è fondamentale che l’erede si rivolga subito ad un avvocato specializzato in successioni ereditarie.

L’Avvocato Gianluca Sposato, specializzato in diritto ereditario, opera in tutta Italia dando corso alle formalità e adempimenti necessari per la successione ereditaria e scioglimento della comunione ereditaria.

L’avvocato per eredità, verificato che non ci sono altri eredi, accerta la consistenza patrimoniale del de cuius e richiede lo svincolo delle somme sui conti correnti del defunto in favore degli eredi.

Grazie alla nostra esperienza garantiamo l’adempimento delle formalità necessarie per quantificare sia le tasse di successione, che per la presentazione della denuncia di successione e divisione dell’eredità.

Rappresentazione ereditaria dei nipoti

Il nipote, ai sensi degli articoli 467 e 468 del codice civile, ha sempre diritto ad agire per rappresentazione ereditaria.

Agendo in rappresentazione il nipote ha diritto a rivendicare la quota di eredità che sarebbe spettata a sua madre, o a suo padre, figli del “de cuius”, che siano morti prima dell’apertura della successione, ovvero vi abbiano rinunciato, ai sensi dell’articolo 581 del codice civile.

La rappresentazione ereditaria nel caso dei nipoti può avere luogo all’infinito sia nella linea retta che nella linea collaterale.

Ma solo se il primo chiamato all’eredità è un figlio o un fratello del de cuius, tenuto conto che l’art. 468 del codice civile indica quali soggetti rappresentabili solo i figli e i fratelli.

La rappresentazione ereditaria, infatti, è un istituto eccezionale, non suscettibile di interpretazioni estensive.

Ragion per cui, per principio consolidato della giurisprudenza di legittimità, occorre tener presente che la rappresentazione non opera se il primo chiamato è un nipote del de cuius.

Avvocato esperto in successioni ereditarie ed eredità ai nipoti

Per capire quando l’eredità spetta ai nipoti bisogna farsi assistere da un avvocato per successioni ereditarie con lunga esperienza nel diritto successorio.

L’Avv. Gianluca Sposato, è esperto in successioni ereditarie e, con oltre 25 anni di esperienza, garantisce sicurezza e tranquillità al nipote che deve adempiere alla successione ereditaria di uno zio o di una zia, oppure dei nonni.

Più volte Presidente dell’Esame di Stato per Avvocato a Roma, è considerato un punto di riferimento nazionale nel diritto ereditario e accetta incarichi per asset ereditari importanti in tutta Italia.

Per chi non può recarsi a studio è possibile prenotare una consulenza legale telefonica in cui viene fornita una dettagliato parere in materia ereditaria in grado di chiarire ogni dubbio e trovare assistenza per i relativi adempimenti.

All’esito della consulenza legale, nel rispetto della trasparenza e dell’Ordinamento Deontologico Forense, viene fornito un preventivo di spesa per il costo della causa ereditaria, o la transazione divisoria, nel caso di accordo tra eredi.