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Il tamponamento a catena è una tipologia di incidente stradale che accade quando più veicoli che percorrono la stessa direzione di marcia si scontrano.
Si verifica quando più mezzi sono coinvolti in un sinistro stradale in una successione di collisioni, in cui il veicolo iniziale colpisce il veicolo antistante, creando una reazione a catena.
Questi incidenti si verificano improvvisamente, a causa della distrazione alla guida e dell’eccesso di velocità, e vengono liquidati con il concorso di colpa.
Gli incidenti multipli spesso si verificano per condizioni meteorologiche avverse, mancato rispetto della distanza di sicurezza e frenate improvvise.
Nel tamponamento a catena con auto in movimento vi è presunzione di pari responsabilità di tutti i conducenti.
La Corte di Cassazione, (Sezione III, con la sentenza del 7 giugno 2024, n. 15923) ricorda la differenza tra tamponamento di auto in sosta e tamponamento di auto in movimento.
Nel tamponamento di auto ferme, l’unico responsabile degli effetti delle collisioni è il conducente che le ha provocate, tamponando l’ultima auto della colonna.
Nel tamponamento a catena tra veicoli in movimento opera la presunzione di pari responsabilità di entrambi i conducenti dei veicoli, tamponante e tamponato, fondata sull’inosservanza della distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante.
Per l’articolo 141 del codice della strada il conducente deve essere in grado di effettuare l’arresto del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.
Le cause più comuni degli incidenti con tamponamento a catena con auto in movimento sono:
Per evitare gli incidenti con tamponamento a catena è importante mantenere una distanza di sicurezza sufficiente ad effettuare la frenata tra il proprio veicolo e quello che precede.
Quando avviene un tamponamento multiplo con veicoli fermi incolonnati la verifica del rispetto della distanza di sicurezza è considerata un elemento di responsabilità.
Il rallentamento improvviso del traffico si verifica a causa di un incidente, lavori stradali non segnalati, traffico a singhiozzo nei centri abitati, o altro evento che rallenta il movimento veicolare.
Nel caso di scontri successivi tra veicoli in colonna il conducente che ha tamponato da tergo l’ultimo dei veicoli della colonna è responsabile delle collisioni (Cass. Civ. 8646/2003).
La frenata improvvisa può essere causata da un ostacolo sulla strada, da un animale che attraversa la strada, o da un altro veicolo che frena improvvisamente.
Nel tamponamento a catena si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti ha concorso ugualmente a causare i danni, essendo richiesta la prova liberatoria di cui all’articolo 2054 del codice civile.
La distrazione per guida con il cellulare è tra le prime cause degli incidenti multipli, con conseguenze spesso gravi per passeggero e trasportati.
La guida con il cellulare, oltre a determinare la decurtazione punti patente, è, purtroppo, una casistica inarrestabile con le persone continuamente connesse alla rete e sui social network.
L’uso del cellulare alla guida determina anche, come pena accessoria, di indicare sempre chi è il trasgressore della violazione, ai fini della decurtazione punti sulla patente.
Il conducente deve regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole, nelle forti discese e nelle ore notturne.
Tra le cause più frequenti del tamponamento a catena si riscontrano:
I limiti di velocità sono nei centri urbani 50 Km/h, sulle SS 90 Km/h, nelle autostrade 130 Km/h e devono essere adattati alle condizioni dell’asfalto sdrucciolevole, in caso di maltempo.
L’elevata velocità è causa di incidenti stradali con lesioni gravi e, oltre a sanzioni elevatissime che con il nuovo Codice della Strada possono arrivare fino a 4.000,00 euro, può determinare la sospensione della patente.
Per evitare un tamponamento maggiore attenzione bisogna prestare nei casi di insufficiente visibilità, per condizioni atmosferiche o altre cause, nell’attraversamento degli abitati e nei tratti di strada fiancheggiati da edifici.
Il tamponamento a catena in autostrada è tra i più pericolosi e, quasi sempre, provoca un incidente stradale con risarcimento danni fisici.
La pericolosità degli incidenti in autostrada è dovuta a veicoli che viaggiano a velocità più elevate, rispetto a strade urbane ed extraurbane.
Il tamponamento ad elevata velocità provoca danni significativi e lesioni più gravi rispetto ad incidenti a velocità minori ed incidenti nei centri urbani.
La distanza di sicurezza da mantenere per evitare incidenti stradali dovrebbe essere tale da consentire la frenata in assoluta sicurezza.
Gli incidenti multipli in autostrada coinvolgono frequentemente mezzi pesanti, camion e tir, impegnati nel trasporto di merci, con conseguenze gravissime e spesso purtroppo fatali per conducenti, passeggeri e automobilisti coinvolti.
Nel tamponamento a catena in autostrada, trattandosi per lo più di veicoli in movimento, diventa essenziale affidarsi ad un avvocato specializzato in sinistri stradali.
Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, assiste le vittime della strada e chi ha riportato lesioni stradali gravi e gravissime a seguito di un sinistro, per il risarcimento danni incidente stradale.
Se si è coinvolti in un tamponamento a catena, ovvero in incidente che coinvolge più mezzi in marcia, bisogna per quanto possibile rimanere calmi.
Per prima cosa occorre assicurarsi che la serie dei tamponamenti è terminata, senza scendere dalla macchina.
E’ necessario accendere le luci di emergenza, per evitare di essere investiti da automobili che sopraggiungono in quel momento.
Se si tratta di incidente con feriti è necessario chiamare immediatamente i soccorsi chiedendo di inviare un’ambulanza.
Prendere nome, telefono dei conducenti, assicurazione e targa dei veicoli coinvolti, fotografare i danni alle auto e l’area circostante per documentare la scena.
Chiamare la Polizia Stradale per compilare un rapporto ufficiale dell’incidente, ove sarà indicato se vi sono lesioni da incidente stradale.
Attendere l’arrivo delle Autorità per i rilievi d’incidente stradale e spostare le auto coinvolte fuori dalla carreggiata, per evitare ulteriori incidenti, solo se autorizzati.
Comunicare, entro 3 giorni dall’incidente, il sinistro stradale alla propria compagnia assicurativa, fornendo tutte le informazioni raccolte.
Il verbale di incidente stradale è fondamentale per accertare le responsabilità e la colpa dell’incidente nel tamponamento a catena.
Solo dopo avere esaminato il verbale di incidente è possibile inoltrare correttamente la richiesta di risarcimento danni all’assicurazione del veicolo responsabile del tamponamento.
Anche se le ferite sembrano lievi, cercare assistenza medica è essenziale per verificare l’entità dei danni fisici, onde documentare il danno biologico.
Occorre tenere presente che, soprattutto nei traumi del tratto rachide cervicale e lombare, il dolore potrebbe acuirsi con il trascorrere del tempo.
Un referto medico ospedaliero è necessario per la richiesta di risarcimento del danno al fine di attestare il tipo di lesioni riportate.
Non è facile attribuire la colpa nel tamponamento a catena, senza rivolgersi ad un avvocato esperto in sinistri stradali.
Soprattutto nel casi di incidenti stradali multipli e nel caso di incidente stradale mortale causato da sbandamento di tir.
Nel tamponamento multiplo, le lesioni possono variare in base alla gravità dell’incidente, alla velocità dei veicoli coinvolti e ad altri fattori.
Il colpo di frusta è causato dal repentino movimento del collo in avanti e all’indietro con dolore al collo, alla spalla e alla schiena per trauma del rachide cervicale.
Nel tamponamento a catena, per effetto dello sbalzo in avanti, sono frequenti contusioni e fratture multiple, lesioni al cranio, alla fronte ed alla testa.
In casi più gravi, lesioni cerebrali con prognosi riservata, per effetto della violenza dell’urto e sobbalzo in avanti, anche con l’uso corretto della cintura di sicurezza.
Altra tipologia di lesioni è rappresentata da frattura alle braccia, alle gambe, o alle costole, a causa della compressione e della forza applicate durante la collisione.
Le lesioni alla colonna vertebrale, possono avere conseguenze a lungo termine sulla mobilità ed essere compromissive della stessa come, purtroppo, accade spesso negli incidenti con camion.
Quando si è estratti dalle lamiere di un’auto dai vigili del fuoco, sono frequenti lesioni toraciche, causate dalla cintura di sicurezza, contusioni al petto, o ai polmoni, se l’airbag non si attiva.
Oltre alle lesioni fisiche, gli occupanti coinvolti in un tamponamento multiplo possono soffrire di stress post-traumatico (PTSD), o altre lesioni psicologiche dovute alla paura e allo shock dell’incidente.
La responsabilità nel tamponamento a catena dipende dalla dinamica dei veicoli coinvolti nel sinistro stradale, dovendosi distinguere tra auto in movimento e ferme.
Nel caso di veicoli fermi, la responsabilità è attribuita al conducente che ha tamponato per primo l’ultimo della fila.
In questo caso tutti i veicoli coinvolti vengono risarciti dalla compagnia assicurativa del veicolo che ha causato il primo tamponamento.
In caso di veicoli in movimento, la responsabilità è attribuita a tutti i conducenti coinvolti, in proporzione alla distanza che li separava dal veicolo che li precedeva al momento dell’incidente.
In questo caso ciascun conducente dovrà risarcire i danni causati all’auto che lo precedeva, in una misura che dipende dalla distanza di sicurezza non rispettata.
L’unico conducente senza responsabilità sarà il primo della fila, che ha subito il danno causato dal tamponamento non ha danneggiato nessun altro veicolo.
Nel caso di incidente al passeggero trasportato nel tamponamento a catena e lesioni stradali si ha diritto a chiedere il risarcimento per i danni subiti.
Il passeggero che ha riportato lesioni deve, prima di tutto, provare di essere stato trasportato all’interno della macchina coinvolta nell’incidente.
Inoltre, occorre fornire prova del nesso di causalità e, dunque, che ci sia un collegamento diretto tra l’incidente stradale e le lesioni da questo procurate.
Con la sentenza n. 236 del 2023, la Corte Ue ha ribadito che il terzo trasportato ha sempre diritto al risarcimento del danno, se vittima di un sinistro stradale imputabile alla responsabilità del conducente.
L’Assicurazione che copre la Rc auto deve risarcire il terzo trasportato che si trovava sul mezzo, anche nel caso in cui è il proprietario dell’auto contraente della polizza assicurativa.
Quando nel sinistro risulta coinvolto il solo veicolo del vettore del trasportato è applicabile l’art. 144 CdA, che consente al trasportato danneggiato di agire con azione diretta contro l’assicuratore del proprio veicolo.
Secondo quanto stabilito dall’art. 2054, comma 1, c.c. spetta al vettore la prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno, previsione sostanzialmente corrispondente all’esimente del caso fortuito.
Il caso fortuito è un evento imprevedibile ravvisabile, per esempio, per l’attraversamento di un cane, o animale selvatico.
Ai fini del risarcimento del danno al terzo trasportato, l’articolo 141 del codice delle assicurazioni, esclude il diritto nel sinistro cagionato da caso fortuito.
In virtù di ciò, è chiaro che diventa fondamentale l’assistenza di un avvocato con una lunga esperienza nel settore della infortunistica stradale.
Nel tamponamento a catena non si applica l’indennizzo diretto, ma risponde l’assicurazione del responsabile civile, potendo verificarsi due distinte ipotesi:
Per la richiesta di risarcimento danni negli incidenti stradali è importante consultare un avvocato specializzato in infortunistica stradale.
E’ necessario conservare le spese relative alle riparazioni dell’automobile ed, eventualmente, le spese di noleggio di altro veicolo, o taxi.
In caso di feriti in incidente stradale, per essere risarcito dall’assicurazione, è necessario conservare tutte le ricevute e i documenti delle spese mediche.
Un legale esperto in incidenti stradali è fondamentale per inoltrare correttamente la richiesta di risarcimento danni e tutelare i diritti del danneggiato.
L’assistenza di un avvocato specializzato in sinistri stradali è obbligatoria per la negoziazione con la compagnia di assicurazione, per un giusto risarcimento.
Se la trattativa con l’assicurazione non produce risultati soddisfacenti, è necessario instaurare una causa civile per il risarcimento dei danni da circolazione stradale.
Nel caso di un tamponamento a catena non è ammesso il risarcimento diretto.
Questa procedura consente a chi ha subito i danni di chiedere il risarcimento danni per incidente stradale direttamente alla propria compagnia assicuratrice, che poi si rivale su quella del responsabile.
Pertanto, nel caso che il tamponamento abbia coinvolto veicoli fermi e incolonnati, la richiesta di risarcimento danni per il sinistro stradale andrà inoltrata al veicolo responsabile del sinistro.
In genere il responsabile di un tamponamento è l’ultimo veicolo, ovvero quello che ha causato il tamponamento a catena.
Dati i tecnicismi è bene sempre affidarsi ad avvocati specializzati in incidenti stradali.
La richiesta danni va inoltrata anche al conducente e proprietario della macchina che ha tamponato, nel caso in cui siano stati coinvolti veicoli in movimento.
Gianluca Sposato è un avvocato patrimonialista e giurista dell’ISLE – Istituto per la Documentazione gli Studi Legislativi, specializzato in diritto civile, rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati.
Presidente dell’esame di Stato per Avvocato a Roma, eletto da Top Legal migliore Avvocato nel diritto delle assicurazioni, è Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali e membro del Board di Forbes Advisor nei settori del diritto immobiliare, eredità e risarcimento del danno.