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Quando si redige una disposizione di ultima volontà, sia che si tratti di testamento pubblico, o testamento olografo, uno degli strumenti più utili per garantire il rispetto della propria volontà è la nomina di un esecutore testamentario.
In questo articolo spiego quali sono i compiti di questa figura, quando è importante nominarlo e perché può fare la differenza in una successione ereditaria senza conflitti.
L’esecutore testamentario è la persona incaricata dal testatore di vigilare sull’attuazione delle sue ultime volontà affinché vengano rispettate dagli eredi.
La figura dell’esecutore della successione è regolata dagli articoli 700-712 del Codice Civile e rappresenta uno strumento di garanzia soprattutto nei casi in cui gli eredi possano trovarsi in conflitto.
La nomina di un amministratore testamentario è, pertanto, indicata quando vi siano da eseguire disposizioni particolari, come nel legato testamentario, donazioni ed eredità, o volontà di tipo morale, o spirituale.
Il compito dell’esecutore della successione è assicurarsi che ogni disposizione contenuta nel testamento venga rispettata, purché non sia contraria alla legge e rispetti le quote ereditarie.
Nel rispetto della volontà espressa dal de cuius nel testamento il delegato testamentario, pertanto, può:
In certi casi può anche avere poteri di amministrazione temporanea del patrimonio ereditario, se il testatore lo ha espressamente previsto.
Può essere nominato esecutore di un testamento chiunque ha capacità giuridica.
L’esecutore della successione può essere una persona di fiducia, un parente, un legatario, oppure un avvocato esperto in diritto successorio, o un notaio.
La nomina del custode testamentario deve essere fatta espressamente nel testamento, indicando i compiti assegnati e l’eventuale compenso.
L’esecutore testamentario deve accettare l’incarico presso il tribunale competente, con una dichiarazione formale.
È possibile anche rinunciare all’incarico, in questo caso, se previsto, può subentrare un sostituto indicato nel testamento.
La presenza di un esecutore testamentario è fondamentale quando:
Soprattutto, rappresenta una protezione legale della volontà del defunto.
Secondo l’articolo 703 del Codice Civile, l’esecutore testamentario ha il compito fondamentale di garantire l’esatta esecuzione delle volontà del defunto.
Se il testatore non dispone diversamente, l’esecutore ha il potere di prendere possesso dei beni ereditari e amministrarli per un massimo di un anno dall’accettazione dell’incarico.
Tale termine può essere prolungato dall’autorità giudiziaria per un ulteriore anno, solo in presenza di motivi gravi e sentiti gli eredi.
L’amministrazione deve avvenire con la diligenza del buon padre di famiglia.
Ogni atto compiuto ha carattere strumentale: non si tratta infatti di un possesso pieno, ma piuttosto di una detenzione qualificata, legata all’incarico fiduciario.
Se l’esecutore testamentario ha facoltà di amministrare, deve:
Ogni sua azione deve essere finalizzata all’interesse della massa ereditaria, senza pregiudicare il diritto degli eredi a rinunciare all’eredità o all’accettazione di eredità con beneficio d’inventario.
Se il testatore ha limitato i poteri dell’esecutore, i suoi compiti si riducono a:
Sono, invece, esclusi tutti gli atti non strettamente necessari o che esulano dalla gestione temporanea.
L’incarico di esecutore testamentario è, di regola, gratuito. Tuttavia, il testatore può disporre nel testamento una retribuzione a favore dell’esecutore, a carico dell’eredità.
Chi sostiene le spese sostenute dall’esecutore testamentario?
Tutte le spese necessarie per lo svolgimento dell’incarico sono a carico dell’eredità.
Come si accerta l’accettazione, o la rinuncia all’incarico?
Per verificare se l’esecutore testamentario abbia accettato o rinunciato all’incarico, è possibile consultare il Registro delle successioni presso la cancelleria del tribunale del luogo dell’ultimo domicilio del defunto.
Il Registro è pubblico: chiunque può presentare richiesta per esaminarlo e ottenere copie o certificati.
Spesso è consigliabile nominare un avvocato esperto in diritto ereditario come esecutore testamentario.
Un avvocato specializzato in materia testamentaria ha infatti:
Questo riduce drasticamente il rischio di liti tra eredi e del contenzioso ereditario.
Nominare un amministratore testamentario è, pertanto, una scelta saggia per chi desidera che le proprie volontà vengano rispettate fino in fondo.
L’esecuzione testamentaria, in concreto, richiede non solo rigore giuridico, ma anche competenza pratica da parte di un avvocato con molta esperienza nel campo del diritto successorio.
Come studio legale specializzato in diritto successorio, assistiamo:
In molti ritengono che un testamento ben scritto sia sufficiente per evitare problemi, ma la realtà è spesso diversa.
Conflitti tra eredi, beni indivisibili, condivisione di quote immobiliari, debiti ereditari e contestazioni formali del testamento possono bloccare per mesi, o anni la successione.
Un avvocato specializzato in diritto delle successioni può prevenire e risolvere questi problemi con rapidità, competenza e riservatezza.
Affidarsi a un avvocato esperto in diritto ereditario significa:
Nel ruolo di esecutore testamentario, un avvocato è anche garante di trasparenza, prevenendo abusi o ritardi.
