00191 Roma
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Pubblicato su Il Messaggero il 7 luglio 2013 dall’Avvocato Gianluca Sposato. Vietata la riproduzione. Tutti i diritti riservati.
L’articolo 619 del codice di procedura civile disciplina la forma dell’opposizione di terzo.
L’opposizione di terzo è presentata da, essendo estraneo all’esecuzione, pretenda avere la proprietà o altro diritto reale sui beni pignorati.
La norma attribuisce espressamente il diritto di proporre opposizione all’esecuzione con ricorso, prima che sia disposta la vendita, o l’assegnazione di beni.
Tale mezzo rappresenta il rimedio per contestare l’esercizio dell’azione esecutiva sotto un profilo limitato, in quanto il terzo è estraneo al rapporto tra creditore procedente e debitore esecutato.
Non essendogli consentito oppugnare il diritto del primo a procedere ad esecuzione forzata.
Potrà soltanto dedurre che il pignoramento ha colpito un bene non rientrante nel patrimonio del debitore, reclamando la sua qualità di non responsabile.
Aste un terzo si oppone all’esecuzione: la giurisprudenza è concorde nel ritenere che il terzo opponente, non essendo parte del processo esecutivo, è legittimato a far valere il proprio diritto reale sul bene oggetto dell’esecuzione forzata.
Ma non ad eccepire i vizi della relativa procedura, o ad impugnare la validità del titolo posto a base di essa (Cass. 16921/2009).
E’ evidente l’affinità dell’istituto con l’opposizione all’esecuzione, disciplinata dall’art. 615 comma 2 dello stesso codice di rito.
Per effetto del quale, ad esempio, il terzo estraneo al titolo esecutivo ed al precetto, destinatario dell’attività esecutiva, non dovrà avvalersi del rimedio di cui all’art. 619.
Potendo tutelare la propria posizione giuridica mediante opposizione all’esecuzione.
Qualificare l’opposizione proposta dal terzo come opposizione all’esecuzione, anziché quale opposizione di terzo all’esecuzione, è di rilevante importanza al fine di operare una distinzione sotto il profilo pratico.
In quanto solo con l’opposizione all’esecuzione è possibile far valere la questione relativa all’impignorabilità del bene, oltre che proporre opposizione agli atti esecutivi.
Aste un terzo si oppone all’esecuzione: i motivi addotti a fondamento dell’opposizione all’esecuzione possono essere:
Non può agire ai sensi dell’art. 619 anche chi, pur non essendo stato parte passiva né del rapporto obbligatorio né del titolo esecutivo, è divenuto destinatario del pignoramento.
Costui, infatti, in quanto destinatario degli atti espropriativi acquista di fatto la qualità di parte passiva dell’esecuzione, con la conseguenza che potrà proporre ricorso in opposizione ai sensi dell’art. 615.
E’ interessante anche osservare come di recente la Cassazione, sconfessando il suo precedente orientamento, abbia affermato il seguente principio.
Nel caso di acquisto di immobile con atto trascritto successivamente al pignoramento, cosa succede?
Il terzo acquirente che intenda far valere l’inesistenza o la nullità del pignoramento, sottraendo così il bene all’esecuzione, non può proporre opposizione agli atti esecutivi, ma soltanto opposizione di terzo all’esecuzione (Cass. 1703/2009).
La domanda di opposizione di terzo dà luogo ad un autonomo giudizio di cognizione.
Al quale si applicano le norme di cui al libro II del codice di rito, volto ad accertare la proprietà, o altro diritto reale dell’opponente sui beni pignorati.
Infine, in dottrina, prevale l’idea che la sentenza che decide l’opposizione di terzo non fa stato in ordine al diritto vantato dal ricorrente, ma solo riguardo all’assoggettabilità o meno dei beni pignorati all’azione esecutiva.
Il giudice, infatti, procede esclusivamente all’accertamento del diritto del terzo in via incidentale.
Resta impregiudicata la questione della sua titolarità che, condividendo tale orientamento, potrà essere riproposta al di fuori del processo esecutivo.
Gianluca Sposato è un avvocato patrimonialista e giurista dell’ISLE – Istituto per la Documentazione gli Studi Legislativi, specializzato in diritto civile, rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati.
Presidente dell’esame di Stato per Avvocato a Roma, eletto da Top Legal migliore Avvocato nel diritto delle assicurazioni, è Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali e membro del Board di Forbes Advisor nei settori del diritto immobiliare, eredità e risarcimento del danno.