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Pubblicato su Il Messaggero il 28 ottobre 2012 dall’Avvocato Gianluca Sposato. Tutti i diritti riservati.
Lo scorso 22 ottobre si è tenuto a Roma presso la sala conferenze di Unicredit il convegno “Criticità nelle esecuzioni immobiliari ed aree di miglioramento”.
Organizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e la partecipazione di Piemme concessione pubblicità – racconta l’Avv. Gianluca Sposato, Presidente dell’Associazione custodi giudiziari.
Con l’innovazione tecnologica procedure più snelle, ma restano nodi irrisolti nel processo esecutivo, e devono essere esaminate criticità e aree di miglioramento.
Sono intervenuti numerosi operatori interessati a tematiche inerenti il diritto immobiliare, in considerazione del grande interesse per gli argomenti e del livello dei relatori.
Ha aperto i lavori il Dott. Dino Crivellari, Amministratore delegato di Unicredit Credit Managment Bank, società leader nella gestione dei crediti anomali, che ha parlato delle tempistiche e dei costi delle procedure esecutive immobiliari.
Il valore dei crediti azionati è aumentato vertiginosamente negli ultimi 5 anni, fino a raggiungere cifre vicine ai 150 miliardi di euro per il sistema finanziario e bancario italiano.
A segno di un’economia ancora in crisi e di un sistema che necessita di soluzioni alternative al pignoramento immobiliare.
Dati allarmanti, se si pensa che da un lato, dopo la riforma del 2005 ed in particolare con l’introduzione della figura del Custode Giudiziario, si è dato impulso alle procedure esecutive.
Con la riforma del processo di esecuzione immobiliare si è ottenuto una notevole riduzione della durata dei processi.
Dall’altro lato, però, i costi sostenuti per il recupero crediti in sede giudiziale risultano spesso eccessivamente alti, se non sproporzionati, superando a volte l’ammontare stesso del valore azionato.
A differenza di quanto avviene in altri Tribunali d’Italia, si è chiesto che venga affidata al Custode una delega parziale, piuttosto che una delega piena.
Rimanendo la vendita attività svolta davanti al Giudice dell’Esecuzione ed auspicando, nell’ottica di ulteriore riduzione dei tempi, che anche la vendita, entro breve, possa essere affidata al delegato.
Questo quanto è emerso nel convegno nel processo esecutivo, criticità e aree di miglioramento.
Si sono, poi, affrontate questioni giuridiche non sempre di facile soluzione per gli operatori di diritto interessati alle esecuzioni immobiliari.
In particolare relativamente all’interpretazione del titolo esecutivo con la Dott.ssa Anna Maria Soldi, Giudice della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma.
Per poi discutere sui benefici apportati dall’innovazione tecnologica, nell’ottica di un efficiente funzionamento della Giustizia, con razionalizzazione di tempi e costi delle procedure.
Sull’argomento è intervenuto in prima battuta il Dott. Mauro Lambertucci, Presidente della Sezione Esecuzioni Mobiliari del Tribunale di Roma, che per primo ha dato impulso all’informatizzazione del processo civile.
E’ stata avviata con successo l’asta mobiliare telematica per beni mobili quali autovetture, orologi e gioielli, attraverso l’istituzione di un’ apposita area dedicata sul sito del Tribunale di Roma.
Attraverso lo strumento dell’asta telematica è possibile nell’ambito delle procedure concorsuali procedere in maniera più celere e snella alla vendita di prodotti da stoccaggio di piccoli importi.
Mentre maggiori problematiche si ravvisano allo stato per rendere applicativo il sistema nell’asta immobiliare.
E’ stato evidenziato come vi sia ancora eccessiva diffidenza da parte degli avvocati nei confronti dell’invio telematico degli atti giudiziari, nonostante i benefici che se ne potrebbero ricavare anche in termini di miglior impiego del personale di cancelleria.
Un risultato importante frutto del confronto nel processo esecutivo, criticità e aree di miglioramento.
In conclusione – ha evidenziato l’Avvocato Gianluca Sposato, organizzatore del convegno, si è riscontrato, ancora una volta, che l’Italia risulta essere indietro rispetto ad altri Paesi della Comunità Europea.
Quali Germania e Spagna, per la durata dei processi con una durata media di oltre 1200 giorni, contro gli appena 380 della Germania e i circa 500 della Spagna.
Ciò non solo a causa dell’esiguo numero dei Giudici rispetto al contenzioso in essere, ma anche per la mancanza di adeguati investimenti da parte dello Stato nel sistema Giustizia, che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello di un Paese garantista.
Gianluca Sposato è un avvocato patrimonialista e giurista dell’ISLE – Istituto per la Documentazione gli Studi Legislativi, specializzato in diritto civile, rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati.
Presidente dell’esame di Stato per Avvocato a Roma, eletto da Top Legal migliore Avvocato nel diritto delle assicurazioni, è Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali e membro del Board di Forbes Advisor nei settori del diritto immobiliare, eredità e risarcimento del danno.