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La casa coniugale in assegnazione alla moglie a seguito di separazione, può essere venduta quando i coniugi sono d’accordo sulla ripartizione del ricavato dalla vendita.
La casa coniugale in assegnazione ad uno dei coniugi, a seguito di separazione, spesso può dare luogo a situazioni giuridiche difficili da affrontare, sia che sia in comproprietà che di proprietà esclusiva del coniuge non assegnatario.
Ne parliamo con l’Avvocato Gianluca Sposato, Direttore del Network Legale24h che collabora con l’Agenzia Parlamentare.
E’ una tematica frequente e dolorosa perché secondo un orientamento della Cassazione l’iscrizione ipotecaria sull’immobile, anche se successiva alla trascrizione della sentenza di assegnazione della casa coniugale, deve considerarsi prevalente.
Con la conseguenza che l’immobile deve ritenersi libero e privo di vincoli per l’acquirente tramite asta giudiziaria.
Non è questione semplice e sotto il profilo giuridico la presenza di minori non può non trovare tutela normativa, ma il rischio di un contrasto di giudizi tra giudice dell’esecuzione e giudice di famiglia è frequente, con liti familiari e contenziosi aperti su più fronti.
In questi casi rivolgersi ad un avvocato civilista con comprovata esperienza nel diritto di famiglia è fondamentale per comprendere la situazione e potere prendere le scelte più adeguate.
Una situazione sicuramente vantaggiosa può essere quella di trovare un accordo, sia in sede di separazione giudiziale che di separazione consensuale, o divorzio e vendere la casa coniugale.
Ponendo un limite alle proprie richieste ai fini di limitare i danni, nell’ ottica di porre fine a contrasti e liti familiari, prendendo di comune accordo la decisione di ripartire il ricavato della vendita della casa coniugale.
Questa soluzione che consente di ripartire il ricavato della vendita della casa coniugale secondo accordi ben precisi e garanzie, può rivelarsi utile ad entrambi i coniugi.
La soluzione è utile quando, per esempio, la casa coniugale è diventata ingestibile per i suoi costi, o troppo grande perché i figli, ormai autonomi, vivono indipendentemente.
Quando si raggiunge una decisione di questo tipo, che rappresenta un cambiamento radicale anche delle proprie abitudini di vita ed un taglio netto con il passato, bisogna essere assistiti da un avvocato civilista.
Il legale cui affidarsi deve avere esperienza non soltanto in ambito familiare ma anche nell’area dei diritti reali e del diritto immobiliare, per garantire la corretta esecuzione di tutti i passaggi necessari a garantire la riuscita dell’operazione.
Per sottoporre il vostro caso e richiedere un appuntamento potete compilare il modulo di richiesta al link Legale24h dove sono indicati anche i costi della consulenza legale.
L’Avvocato Gianluca Sposato risponderà personalmente al vostro caso risolvendo ogni dubbio prima di assumere l’incarico per tutelare i vostri diritti ed interessi.
Gianluca Sposato è un avvocato patrimonialista e giurista dell’ISLE – Istituto per la Documentazione gli Studi Legislativi, specializzato in diritto civile, rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati.
Presidente dell’esame di Stato per Avvocato a Roma, eletto da Top Legal migliore Avvocato nel diritto delle assicurazioni, è Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali e membro del Board di Forbes Advisor nei settori del diritto immobiliare, eredità e risarcimento del danno.