Pubblicato su Il Messaggero il 15 maggio 2011.
“All’udienza fissata per la discussione del piano di riparto, questo può essere approvato e nel caso ciò avvenga il giudice ordina alla Cancelleria l’emissione dei mandati di pagamento”, spiega l’avvocato Gianluca Sposato, presidente dell’Associazione custodi giudiziari. Ma il piano di riparto può essere anche contestato come previsto dall’articolo 264 del codice di procedura civile, “la contestazione deve però riguardare l’esistenza o meno di singole poste dell’attivo o del passivo”.
Questo è il momento finale della preparazione del piano di riparto (che indica come distribuire tra i creditori le somme ricavate nella vendita all’asta), in cui l’intervento del custode giudiziario, che può operare anche in via telematica, permette di accelerare la fase successiva all’aggiudicazione. Un momento a cui si giunge dopo una serie di fasi delineate dalla procedura esecutiva. Abbiamo già visto che è l’articolo 596 del codice di procedura civile a regolare la formazione del progetto di distribuzione, richiamando l’articolo 510 dello stesso codice. Così come abbiamo visto che esiste un preciso ordine nelle graduazioni dei crediti: spese privilegiate ex articolo 2770 del codice civile e seguenti; ordine cronologico delle ipoteche; crediti da lavoro dipendente; chirografari intervenuti tempestivamente; chirografari intervenuti tardivamente; creditori intervenuti privi di titolo esecutivo.
Per quanto riguarda la procedura, una volta effettuata la vendita e saldato il prezzo, ha spiegato l’avvocato Sposato, “il giudice nomina un professionista che deve predisporre il piano di riparto. Di solito, si tratta del custode giudiziario, lo stesso che ha seguito l’iter www.legalmente.net Vendite immobiliari, mobiliari e fallimentari a cura di Piemme s.p.a. e-mail: legalmente@piemmeonline.it PROSSIMO APPUNTAMENTO Domenica 22/05/2011 ROMA tel. 06.3770.8466 MILANO tel. 02.7570958 NAPOLI tel. 081.473309 LECCE tel. 0832.2781 della procedura esecutiva. Il professionista esamina il fascicolo per individuare la graduazione dei crediti e richiede a tutti gli aventi titolo l’aggiornamento e la preci sazione degli stessi. La precisazione dei crediti deve comprendere il computo esatto, secondo quanto previsto dall’obbligazione assunta o dal contratto di mutuo, gli interessi corrispettivi, moratori e quant’altro sulle rate scadute comprensive di capitale ed interessi”. Per velocizzare la procedura, a questo punto il professionista delegato richiede l’estratto conto della procedura in banca e controlla il saldo delle somme dell’aggiudicazione, le eventuali rendite e gli interessi maturati. Quindi viene preparata la bozza del progetto di distribuzione, con la graduazione dei crediti e il corrispettivo dovuto, che deve essere inviata dal professionista delegato a tutti i soggetti interessati, cioè ai creditori, all’aggiudicatario e al debitore, trenta giorni prima dell’udienza di discussione.
Si arriva quindi all’udienza fissata per la discussione del piano di riparto. Udienza nel quale il giudice ordina alla Cancelleria l’emissione dei mandati di pagamento dopo l’approvazione del piano stesso. “E’ importante ricordare – dice ancora l’avvocato Sposato – che il custode giudiziario ha modo di predisporre il progetto di distribuzione anche in via telematica con ordine di bonifico bancario per ogni avente diritto. In questo modo, contando sull’efficienza degli ausiliari del giudice, si è voluto accelerare anche la fase successiva all’aggiudicazione, consentendo l’emissione dei mandati di pagamento contestualmente all’approvazione del progetto di distribuzione, senza più lunghe attese”.