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Rassegna Stampa

Incidente stradale mortale, gli importi da liquidare agli eredi

Abbiamo intervistato l’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente di ADISM l’Associazione nazionale che difende gli infortunati stradali, tra i massimi esperti a livello nazionale in risarcimento danni per incidenti stradali mortali ai familiari delle vittime della strada.

Avvocato Gianluca Sposato, Lei  fa parte del Gruppo danno  alla persona dell’Osservatorio nazionale sulla Giustizia che elabora ogni  anno le Tabelle di  liquidazione del danno per la perdita parentale. Cosa bisogna fare quando un proprio familiare, marito, moglie, figlio, genitore, fratello muore in un incidente stradale?

Il  supporto medico e terapeutico ai  familiari  delle vittime della strada sono fondamentali al pari di un  avvocato con molti anni  di  esperienza in diritto delle assicurazioni e responsabilità  civile da circolazione stradale. La materia è  molto difficile e tecnica e benché siano in molti  a volersene occupare, sono in pochi a sapere come muoversi per tutelare pienamente i  diritti di  chi  ha riportato un lutto  familiare in  conseguenza di un omicidio  stradale,  a cominciare dalla corretta ricostruzione e dai  rilievi dell’incidente mortale,  essendo imprescindibile comprenderne la dinamica per l’attribuzione delle relative responsabilità,  evitando errori che possono costare cari in termini di  giustizia e liquidazione del danno alle vittime della strada. La scelta dell’avvocato non può prescindere dal suo curriculum e dalla sua preparazione specifica  di  risarcimento danni per incidenti mortali, tenuto  conto dell’evoluzione costante del diritto  su tematiche relative al  danno patrimoniale e non patrimoniale e sul danno da perdita parentale.

I parenti delle vittime della strada hanno diritto al risarcimento del danno per la morte del proprio familiare nella stessa misura?

Con il Gruppo Danno alla Persona dell’Osservatorio nazionale sulla giustizia stiamo  lavorando  a criteri omogenei  di  liquidazione ai  familiari  delle vittime della strada,  tenuto  conto  che limitatamente al danno non patrimoniale per la perdita del  rapporto  affettivo  danno morale per l’uccisione di un familiare esistono delle variabili che devono essere valutate  dal giudice. Come Avvocato che ha assistito ed assiste numerose persone che hanno perso un familiare in un incidente stradale devo dire che non  esiste ristoro  che possa colmare il  dolore per la perdita affettiva di un proprio caro. Elementi  come  il grado  di  parentela, la convivenza, l’età  del  congiunto deceduto e l’età  del familiare superstite sono  stati richiamati di recente dalla Cassazione come criteri per determinare l’aumento  degli importi da liquidare a titolo di  risarcimento del danno  morale al  familiare superstite. Bisogna poi valutare a parte  il danno patrimoniale,  ovvero la perdita di  apporto  economico alla famiglia per l’uccisione del proprio congiunto, ove questi  provvedeva al  mantenimento  del nucleo familiare, poiché  il massimale di polizza assicurato  da chi  ha commesso l’omicidio stradale,  che per legge non può essere inferiore a 6.000.000,00  di  euro,  potrebbe non  coprire tutti i danneggiati in caso  di  strage stradale.

Come si  calcola l’importo che spetta a titolo  di  risarcimento  danni  per la morte di un  familiare?

Bisogna,  innanzi tutto, distinguere il  danno patrimoniale da quello non patrimoniale. Lo  schema  delle Tabelle del danno non patrimoniale che è  stato  elaborato dall’Osservatorio  sulla Giustizia Civile di  Milano per l’anno  2021, prevede a favore di ciascun genitore per morte di un figlio un importo  che può  variare da un minimo  di € 168.250,00 fino  ad un massimo  di  € 336.500,00 a seconda del  verificarsi  di  determinate condizioni,  lo  stesso importo  è  riconosciuto a favore del figlio per morte di un genitore e a favore del coniuge non separato, o del convivente di fatto sopravvissuto per la morte del proprio congiunto. Mentre a  favore del fratello per morte di un fratello a favore del nonno per morte di un nipote il divario è  molto più  ampio, variando  da un minimo  di  € 24.350,00 fino  ad un massimo  di € 146.120,00. Va da sé  l’importanza  per tutelare al  meglio i propri  diritti e non  vedersi  riconoscere liquidazioni irrisorie di  essere assistiti  fin da subìto da avvocati che trattino in  via esclusiva la materia civilistica anche in Cassazione.

Chi paga in caso  di omicidio stradale?

Bisogna distinguere l’azione civile da quella penale. L’articolo  589 bis del  codice penale stabilisce la pena per chi  ha compiuto un  omicidio stradale con le relative attenuanti  e aggravanti; mentre l’articolo 2043 del  codice civile obbliga  il  conducente del veicolo che ha provocato la morte a rispondere  in  sede civile per il  risarcimento  dei  danni  arrecati ai familiari  della vittima della strada. L’istituto  dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile automobilistica garantisce la manleva  dell’assicurazione,  obbligata in  solido  al pagamento  del  risarcimento di  tutti i danni, patrimoniali  e non patrimoniali, ai  familiari  delle vittime della strada.

Una procedura a parte è prevista  nel  caso di  incidente stradale mortale causato da veicolo non  assicurato, o da pirata della strada, la cui domanda di  risarcimento andrà  correttamente inviata all’impresa designata territorialmente dal Fondo  di  Garanzia Vittime della Strada.

In che tempi avviene la liquidazione del danno per le morti  stradali?

I  tempi possono  essere molto  veloci  se non ci  sorgono dubbi  sulla responsabilità da parte di  chi  ha provocato  la morte del  familiare nell’incidente stradale,  come nel  caso  del  trasportato e sull’entità dell’importo  da corrispondere agli  eredi  legittimi  aventi  diritto: il  coniuge, i  figli, i  fratelli, i genitori ed i nonni;  essendo  sempre possibile, comunque, chiedere una provvisionale, o trattenere le somme in acconto.

Nei  casi più  complessi, in  cui  la ricostruzione dell’incidente non chiarisce del  tutto  le responsabilità, nel  caso  di presunzione di concorso  di  colpa e  diniego  da parte dell’assicurazione  a liquidare gli  eredi delle vittime della strada i tempi  sono  quelli  di un  giudizio  civile,  variando mediamente da  4 a 5 anni in primo grado.

Ringraziamo l’Avvocato Gianluca Sposato per l’impegno  a promuovere la sicurezza stradale e l’incessante  attività a livello istituzionale per la quale, come Presidente di Adism,  ha ricevuto  l’apprezzamento  della Presidenza del  Consiglio  dei Ministri  per il fattivo  contributo  volto  a tutelare i  soggetti danneggiati  da incidenti  stradali e la pubblicazione del Manuale “Le 50 parole del  danno stradale più usate nelle aule di  giustizia” i cui proventi  sono  devoluti in beneficenza per promuovere la legalità  e la sicurezza stradale.

Per prenotare un appuntamento e sottoporre la vostra questione potete contattare l’Avv. Gianluca Sposato al numero 06.3217639