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Rassegna Stampa

Quali sono le quote degli eredi quando non è stato redatto testamento?

Asse ereditario e quote spettanti agli eredi nella successione legittima

I diritti dei discendenti prevalgono sempre su quelli degli ascendenti

Nel diritto successorio vi sono regole chiare e precise che regolano ogni ipotesi.

A meno di cause di indegnità, i familiari della persona deceduta godono di piena tutela, al punto da non potere essere pretermessi, o subire decurtazione della quota loro riservata per legge, neanche nel testamento.

Abbiamo chiesto all’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente dell’ultima sessione dell’Esame di Stato per diventare Avvocato a Roma, esperto in diritto successorio e materia ereditaria, come si  divide l’eredità nell’ipotesi in cui il “de cuius” sia morto senza lasciare testamento: in questo caso l’eredità verrà divisa tra i familiari del defunto che la legge chiama con il  nome di “legittimari”, o “eredi legittimi”.

Chi sono gli eredi legittimi?

Gli eredi legittimi sono i parenti più prossimi della persona che è venuta a mancare cominciando dai suoi discendenti in linea retta e, dunque, il coniuge ed i figli cui, in mancanza di altri eredi, viene devoluta l’intera eredità, secondo quote prestabilite dalla legge.

Qualora, invece, il “de cuius” non abbia moglie e figli, si ricorre agli ascendenti e, quindi, eredi legittimi sono i genitori, i fratelli ed i nonni.

In mancanza sia del coniuge che di figli, dei genitori, dei fratelli e dei nonni, l’eredità spetta ai parenti più prossimi della persona deceduta, dunque: zii, cugini, nipoti entro il sesto grado.

Come viene divisa l’eredità senza testamento?

Nel caso in  cui  la persona deceduta non  abbia disposto  delle sue ultime volontà redigendo testamento, per la suddivisione dell’eredità tra gli eredi legittimi,  bisogna tenere conto  di  queste regole,  tenuto  conto  che anche in presenza di  testamento, il testatore in presenza di eredi legittimi (coniuge,  figli,  genitori) potrà  decidere di  devolvere ad altri eredi solo una parte del suo patrimonio (quota disponibile) non potendo  pregiudicare il  diritto  dei legittimari (quota di  riserva).

La quota disponibile e la quota di riserva variano a seconda di quanti eredi rientrino  nell’asse ereditario  come nello  schema sotto  riportato.

Quali sono le quote ereditarie del coniuge e dei figli?

Il coniuge gode di maggiore tutela rispetto agli altri eredi, a prescindere che sia intervenuta separazione dei coniugi o meno, poiché solo con il divorzio viene rotto il vincolo ereditario, tanto che in mancanza di figli, fratelli e/o genitori, il coniuge è l’unico erede e conserva il diritto di abitare la casa coniugale con il relativo mobilio.

Se il defunto è sposato e ci sono figli l’intera eredità è divisa in parti uguali tra il coniuge e il figlio se è solo uno, se i figli sono più di uno al coniuge spetta 1/3 e la quota restante di  2/3 viene divisa tra tutti i figli. Viceversa se la persona che viene a mancare è priva di coniuge e ci sono solo i figli sono loro ad ereditare in misura uguale ciascuno.

Quali sono le quote ereditarie dei fratelli e delle sorelle?                                          

I fratelli e le sorelle rientrano nell’asse ereditario solamente se il loro fratello deceduto non ha lasciato figli, concorrendo all’eredità  con il  coniuge, se il fratello venuto  a mancare era sposato; dunque: se il defunto era sposato,  ma non  ci  sono  figli ed oltre al  coniuge ci sono dei fratelli o sorelle al  coniuge  spettano  2/3 dell’asse ereditario  ed ai  fratelli  e sorelle 1/3 .  Se la persona deceduta lascia oltre al coniuge ed ai fratelli anche i genitori la quota di ¼ deve essere, comunque, riservata ad essi, a meno che non rinuncino all’eredità in favore degli altri figli.

Quali sono le quote ereditarie dei genitori e dei fratelli?

In mancanza di discendenti l’eredità viene devoluta agli ascendenti, dunque ai genitori in parti uguali, se non ci sono fratelli e sorelle.

Se invece il de cuius lascia oltre ai genitori anche fratelli, ai genitori spetta ½ dell’eredità e la restante metà viene divisa tra tutti i fratelli che ereditano in parti uguali anche se sono gli unici eredi e, dunque, ove non concorrano  con i  genitori.

SCHEMA QUOTE SPETTANTI EREDI LEGITTIMI SENZA TESTAMENTO

  • Se il de cuius lascia solo il solo coniuge a lui va tutta l’eredità
  • Se lascia il coniuge ed un figlio spetta metà eredità ciascuno
  • Se lascia il coniuge e due figli spetta 1/3 ciascuno
  • Se lascia il coniuge e più di 2 figli 1/3 va al coniuge e 2/3 vengono ripartiti tra i figli
  • Se lascia coniuge fratelli e sorelle 2/3 al coniuge ed 1/3 ai fratelli (se ci sono anche genitori a loro è riservata la quota di ¼)
  • Se il de cuius lascia solo un figlio a lui va tutta l’eredità
  • Se lascia più figli l’eredità viene divisa in parti uguali tra di loro
  • Se il de cuius lascia un  solo  genitore a lui  va tutta l’eredità
  • Se lascia entrambi i genitori l’eredità viene divisa in parti uguali tra di loro
  • Se lascia genitori fratelli e sorelle ½ va ai genitori e ½ viene diviso tra i fratelli
  • Se lascia fratelli e sorelle l’eredità viene divisa in parti uguali tra di loro
  • Se lascia solo i nonni, bisnonni o altri ascendenti l’eredità viene divisa in parti uguali tra di loro (il parente più  vicino  entro il  sesto  grado esclude gli  altri  nell’asse ereditario)

L’Avv. Gianluca Sposato è disponibile a Roma ed in tutta Italia ad aiutarvi a risolvere controversie ereditarie, risparmiando sui costi di denuncia di successione grazie a notai convenzionati con lo studio. Per appuntamenti chiamare 06.3217639