
Il testatore nel redigere l’atto di sua ultima volontà deve tenere conto sia della composizione dell’asse ereditario e, dunque, delle quote spettanti per legge ai legittimari (coniuge, figli, genitori e altri ascendenti), sia di quanto compiuto a titolo di liberalità in vita a favore di questi, per esempio attraverso donazioni indirette, potendo disporre solo di una quota del suo patrimonio liberamente, spiega l’Avvocato Gianluca Sposato, Ceo di Legale24h, specializzato in diritto successorio ed ereditario a Roma.
Quota di riserva, quota disponibile ed azione di riduzione
Ai legittimari spetta una quota di riserva di cui abbiamo parlato in un precedente articolo esaminando l’ipotesi in cui la successione all’eredità si apra senza che sia stato redatto un testamento.
Nel caso in cui si dia luogo, invece, alla successione testamentaria saranno molteplici gli elementi da analizzare, a cominciare dalla capacità di intendere e volere del testatore al momento della redazione del testamento, alla validità del testamento, che produce effetto dal momento della sua pubblicazione e, non da ultimo, alla lesione della quota di riserva destinata per legge ai suoi familiari e parenti, o alla pubblicazione di un testamento falso.
Infatti l’art. 554 del codice civile dispone che le disposizioni testamentarie eccedenti la quota di cui il defunto poteva disporre sono soggette a riduzione nei limiti della quota medesima, attraverso l’esperimento dell’azione di riduzione dinanzi il Tribunale competente, ove sia fallito il tentativo di ricomporre la controversia ereditaria con una transazione ereditaria con bilanciamento delle quote spettanti a ciascun erede.
Quali sono le quote di cui il testatore può liberamente disporre nel testamento?
La quota disponibile varia a seconda del numero dei legittimari ma, in ogni caso, non può mai essere inferiore ad ¼ del patrimonio del testatore: questo significa che il testatore sarà sempre libero di disporre di ¼ del suo patrimonio come vuole, destinandolo anche a soggetti diversi dai propri familiari e parenti, o privilegiando uno di loro rispetto ad altri.
Ovviamente se non ci sono eredi legittimari, dunque il coniuge, i figli, i genitori o i nonni, il testatore può disporre liberamente dell’intera quota del proprio patrimonio.
Quale è la quota disponibile se il testatore è sposato o ha dei figli?
Se il testatore è sposato bisogna distinguere a seconda che ci siano figli, o meno.
Se non ci sono figli, ma solo il coniuge la sua quota disponibile è di ½, dunque l’altro ½ rappresenta la quota di riserva del coniuge.
Se oltre al coniuge ci sono anche dei figli la quota disponibile è di 1/3 se il figlio è uno solo e di ¼ se i figli sono più di uno, tenuto conto che il coniuge avrà, comunque, diritto nel primo caso ad 1/3 e nel secondo caso ad ¼ dell’asse ereditario, oltre all’uso della casa coniugale e del suo mobilio.
Se il testatore alla sua morte lascia solo figli la quota disponibile sarà di ½ se ha un solo figlio e di 1/3 se lascia più di un figlio, essendo riservata a loro la restante quota nell’una e nell’altra ipotesi.
Qual è la quota disponibile se il testatore non è sposato e non ha figli?
Se il testatore, invece, non è sposato e non ha figli ma, nell’asse ereditario sono presenti ascendenti e, dunque, genitori o nonni, che possono agire anche per rappresentazione, la quota loro destinata a titolo di riserva è di 1/3 e dunque la disponibile del testatore è di 2/3. Non è prevista invece alcuna quota di riserva per i fratelli.
SCHEMA QUOTA DI RISERVA E QUOTA DISPONIBILE SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
- Se il testatore lascia solo il coniuge la quota disponibile è ½ (quota riserva coniuge 1/2)
- Se lascia coniuge e un figlio la quota disponibile è 1/3 (quota riserva coniuge 1/3, figlio 1/3)
- Se lascia coniuge e più di un figlio quota disponibile 1/4 (quota riserva coniuge ¼, figli ½)
- Se lascia solo un figlio la quota disponibile è ½ (quota riserva figlio ½)
- Se lascia più di un figlio la quota disponibile è 1/3 (quota riserva figli 2/3)
- Se lascia coniuge e ascendenti disponibile ¼ (quota riserva coniuge ½, ascendenti 1/4)
- Se lascia solo ascendenti disponibile 2/3 (quota riserva ascendenti 1/3)
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