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Scioglimento della comunione ereditaria

Scioglimento della comunione ereditaria

Avvocato eredità successioni

Indice

Cos’è la comunione ereditaria?

La comunione ereditaria è una comunione incidentale che si costituisce alla morte del de cuius e, dunque, indipendentemente da una manifestazione di volontà dei partecipanti, pur potendo essere liberamente sciolta.

Tale forma di comunione di beni si ha quando si dà luogo alla successione legittima in assenza di testamento, ovvero quando il testatore ha disposto dei propri beni per quote e non per singole attribuzioni di beni agli eredi.

La comunione ereditaria è, pertanto, la proprietà condivisa costituita dai beni del de cuius che, al momento dell’apertura della successione e chiamata all’eredità, si trasmettono agli eredi.

In presenza di più chiamati all’eredità si ha la comunione ereditaria, che perdura fintanto gli eredi non decidono di procedere allo scioglimento, diventando ciascuno proprietario per l’intero della quota attribuita per legge.

Fino a quando gli eredi mantengono la comunione ereditaria vantano gli stessi diritti e doveri sulla massa ereditaria, ad esclusione del coniuge che conserva il diritto di abitazione e uso del mobilio della casa coniugale.

Quando si ha la comunione ereditaria?

La comunione ereditaria si ha di regola nella successione legittima in presenza di più chiamati all’eredità e nella successione testamentaria ove siano state attribuite agli  eredi quote e porzioni di beni indivisi.

La communio incidens si ha, pertanto, quando ogni coerede ha i diritti che la legge attribuisce a ciascun partecipante per il godimento, l’amministrazione e la facoltà di chiedere la divisione della quota comune.

Con la comunione ereditaria tutti gli eredi diventano proprietari per l’intero, ciascuno rispettivamente pro quota, della massa ereditaria, che è costituita sia dai beni, che dai debiti del defunto.

Le quote ereditarie con e senza testamento possono variare a seconda che si tratti di successione legittima, o di successione testamentaria, ma in nessun caso possono escludere gli eredi legittimi dall’asse ereditario.

Quali sono i rischi della comunione ereditaria?

I rischi della comunione ereditaria, riguardano la condivisione di quote immobiliari, essendo legati alla gestione e conservazione del patrimonio immobiliare, per scelte che possono non essere condivise dagli eredi.

La comunione ereditaria, comporta anche il rischio di insolvenza di uno dei coeredi nei confronti di eventuali creditori, tenuto conto dei beni indivisi, pignorabili anche se i comproprietari non sono tutti obbligati.

L’articolo 599 del codice di procedura civile, infatti, stabilisce che possono essere pignorati i beni indivisi anche quando non tutti i comproprietari sono obbligati verso il creditore.

Per tale ragione ove i rapporti tra coeredi non siano più che buoni e consolidati è sempre sconsigliabile da parte mia procedere ad una divisione ereditaria parziale, mantenendo dei beni in comunione.

I coeredi, poi, debbono contribuire al pagamento dei debiti ereditari senza vincolo di solidarietà, ciascuno in proporzione della sua quota.

A meno che si tratti di debito indivisibile, nel qual caso il creditore può rivolgersi  a chi tra gli eredi è in grado di eseguire la prestazione, come nel caso del coerede che sia nel possesso del bene oggetto del debito.

Come si procede allo scioglimento della comunione ereditaria?

Delineato l’asse ereditario e le quote degli eredi, sia che si proceda alla successione legittima, che alla successione testamentaria, l’avvocato esperto in successioni ereditarie provvede a ricostruire la massa ereditaria.

Tale operazione è indispensabile per rendere autonomi ed indipendenti gli eredi, procedendo in tal modo allo scioglimento della comunione ereditaria.

Ciò è possibile attraverso indagini mirate, richiedendo gli estratti conti bancari del de cuius dell’ultimo decennio ed esaminando la situazione patrimoniale mobiliare ed immobiliare del defunto.

L’esame della massa ereditaria deve tenere conto anche di eventuali debiti ereditari, spese da sostenere, polizze assicurative, donazioni indirette.

Per questo l’avvocato esperto in eredità deve avere una preparazione civilistica molto vasta che sconfina anche nel diritto immobiliare per fornire un quadro d’insieme corretto e preciso.

E’ importante privilegiare sempre la possibilità di una definizione amichevole della vicenda ereditaria, risparmiando su tempi e costi, anche per quanto riguarda le imposte di successione.

Prelazione nella comunione ereditaria

L’articolo 732 del codice civile attribuisce un diritto di prelazione agli eredi nel caso in cui uno dei coeredi vuole alienare a terze persone la propria quota ereditaria.

E’ un modo per evitare l’intromissione di nuovi soggetti nella comunione incidentale, che il più delle volte è formata da persone aventi vincoli di familiarità.

La norma è utile perché consente al coerede che trovi ostacoli allo scioglimento della comunione ereditaria, procedendo alla divisione ereditaria, di cedere a terzi la sua quota di eredità.

La legge garantisce il diritto di prelazione agli eredi, che devono ricevere avviso della proposta di alienazione contenente il prezzo, al fine di potere esercitare il loro diritto di precedenza nell’acquisto, o meno.

Quando procedere allo scioglimento della comunione ereditaria?

La legge riconosce ad ogni coerede la facoltà di chiedere lo scioglimento della comunione tra eredi, così le norme sulla divisione ereditaria integrano quelle sullo scioglimento della comunione.

Quando gli eredi sono d’accordo sulle modalità di ripartizione dell’eredità, risulta vantaggioso procedere allo scioglimento della comunione ereditaria prima della presentazione della denuncia di successione.

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla morte del de cuius alla Agenzia delle Entrate in modalità telematica e deve contenere i documenti di identità di tutti gli eredi.

Quando l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, non c’è obbligo di presentare la dichiarazione di successione se l’attivo ha un valore non superiore a 100.000,00 euro e non comprende beni immobili, o diritti reali immobiliari.

Procedere allo scioglimento dell’eredità prima di presentare della denuncia di successione evita il doppio passaggio di trasferire prima la quota indivisa a tutti gli eredi e, successivamente, la singola quota oggetto dell’accordo di divisione.

Costi per lo scioglimento della comunione ereditaria

I costi da affrontare per lo scioglimento della comunione ereditaria variano in relazione al numero degli eredi, al valore dell’eredità, al numero ed alla complessità delle operazioni da svolgere.

Per quanto riguarda gli onorari dell’Avvocato e del Notaio sono regolati dai rispettivi parametri professionali e sussiste l’obbligo di presentare un preventivo scritto al cliente sia per la fase stragiudiziale, che per la mediazione e quella giudiziale.

Vi sono poi i costi per le imposte di successione che variano a seconda dell’entità del patrimonio ereditario, che l’immobile ereditato costituisca prima casa o seconda casa e venga rivenduto entro i 5 anni.

I beni immobili pervenuti per eredità sono soggetti alla tassa di successione liquidata dall’Agenzia delle Entrate entro il terzo anno dalla dichiarazione di successione in misura variabile dal 4% al 8%, a seconda del grado di parentela tra erede e de cuius.

Il contenzioso giudiziario si rende inevitabile quando gli eredi non sono d’accordo sulle modalità per procedere allo scioglimento della comunione ereditaria e relativa attribuzione delle loro quote di eredità anche per effetto della collazione.

Avvocato per scioglimento della comunione ereditaria

Lo Studio Legale Sposato, fondato nel 1949, è specializzato in successioni ereditarie e fornisce assistenza altamente tecnica per risolvere ogni questione in ambito successorio, ottimizzando tempi e costi dell’eredità.

L’eredità implica risvolti personali e familiari, trattandosi di una naturale evoluzione del diritto di famiglia  riguardante una persona cara venuta a mancare, per questo è importante il supporto di un avvocato con lunga esperienza.

I problemi relativi alla divisione della comunione ereditaria, soprattutto nel caso di scioglimento della comunione ereditaria tra fratelli, non può prescindere da ogni sforzo per conseguire un accordo tra eredi.

L’Avvocato Gianluca Sposato dell’ISLE Istituto per la Documentazione e gli Studi Legislativi, è da molti considerato il migliore avvocato in diritto ereditario e segue personalmente casi importanti in tutta Italia.