Via flaminia 466

00191 Roma

+39 06 321 7639

Per appuntamenti

Lun - Ven : 9:00 - 18:30

Disponibilità per appuntamenti

Eredità verso i nipoti

Avvocato esperto in Eredità verso i nipoti

Indice

 

Nel caso in cui il defunto sia sposato, l’eredità si devolve in linea retta e, dunque, al coniuge e ai figli; in mancanza di figli l’eredità spetta al coniuge e ai genitori e, soltanto ove manchino i figli e i genitori, sempre che il  de cuius non  sia sposato, si devolve in linea collaterale ai fratelli, o ai nipoti.

I nipoti, pertanto, non rientrano in quella categoria di eredi privilegiati, ovvero tra il novero dei legittimari (coniuge, figli, genitori, nonni) che hanno  sempre diritto  nel  nostro ordinamento  giuridica a vedersi  riconoscere una quota ereditaria determinata per legge, e, a meno che non agiscano in rappresentazione di alcuno di questi, perché premorto al de cuius, o siano indicati nel testamento, ovvero non vi siano altri eredi in linea retta, non hanno diritto ad alcuna quota sulla massa ereditaria di nonni  e zii.

Quando l’eredità spetta ai nipoti?

L’eredità è devoluta ai nipoti in soli due casi previsti dalla legge:

  1. quando sono stati espressamente nominati nel testamento;
  2. quando, in mancanza di testamento, chi muore non lascia prole, genitori o nonni, fratelli o sorelle, coniuge e figli, come dispone l’art. 572 del Codice civile.

Solo in questi casi i nipoti, fino al sesto grado, subentrano nell’asse ereditario della persona deceduta e l’eredità, se accettata, viene loro devoluta secondo le disposizioni del codice civile.

Cosa deve fare il nipote per dimostrare di essere erede?

Se il nonno, o la nonna, ovvero lo zio, o la zia ha fatto un testamento  a favore del nipote, o dei nipoti, si aprirà la successione testamentaria in favore del nipote e sarà necessario verificare che il testamento abbia i  requisiti  formali  e sostanziali  previsti  dalla legge e non violi i diritti  dei legittimari,  se presenti  nell’asse ereditario  del  de cuius.

Se, invece, lo  zio o  la zia sono morti  senza avere eredi più prossimi, occorrerà verificare che non vi sia l’esistenza di un testamento, e si  aprirà  la successione legittima in favore dei nipoti.

Il nipote, o i nipoti  per comprovare il loro stato  di eredi, dopo avere richiesto un certificato di morte del de cuius,  possono presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio presso l’Ufficiale dell’Anagrafe Civile del loro Comune di residenza contenente i dati  completi  di  tutti  gli  altri  eredi, al  fine di  comprovare la loro qualità  di  eredi e la composizione dell’asse ereditario del nonno, o della nonna, ovvero dello zio, o della zia deceduta.

Per l’espletamento  di  tutte le pratiche ereditarie, al  fine di  conseguire l’eredità, è fondamentale che l’erede si rivolga subito ad un avvocato specializzato in diritto  successorio per verificare, prima di  tutto, che non vi siano altri eredi da avvisare ed, in particolare, per il compimento di tutte le operazioni  volte ad accertare la consistenza patrimoniale del de cuius, nonché il corretto adempimento delle formalità necessarie a quantificare sia le tasse di  successione che finalizzati alla presentazione della denuncia di successione e divisione tra gli eredi.

Una volta acquisito l’incarico dal  cliente il nostro Studio legale potrà dare  corso  a tutte le formalità  e gli adempimenti  necessari per lo  svolgimento  della pratica ereditaria, ottenendo in tempi rapidi lo svincolo delle somme sui conti correnti del  defunto in favore degli  eredi.

Rappresentazione ereditaria e nipoti

Il nipote, ai sensi degli articoli 467 e 468 del codice civile, ha sempre diritto ad agire per rappresentazione rivendicando la quota di eredità che sarebbe spettata a sua madre, o  a suo padre,  figli del “de cuius”, che siano morti prima dell’apertura della successione, ovvero  vi  abbiano  rinunciato,  ai sensi dell’articolo 581 del codice civile.

La rappresentazione ereditaria nel caso dei nipoti può si avere luogo all’infinito sia nella linea retta che nella linea collaterale, ma solo se il primo chiamato all’eredità è un figlio o un fratello del de cuius, tenuto  conto  che l’art. 468 del codice civile indica quali soggetti rappresentabili solo i figli e i fratelli.

La rappresentazione ereditaria, infatti, è un istituto eccezionale, non suscettibile di interpretazioni estensive, ragion per cui per principio consolidato  della giurisprudenza di legittimità, occorre tener presente che la rappresentazione non opera se il primo chiamato è un nipote del  de cuius.

Avvocato esperto nella gestione di un’eredità ai nipoti

Per capire se e come un’eredità spetta ai nipoti bisogna farsi assistere da un legale di lunga esperienza nel campo del diritto successorio, che conosca in modo capillare le leggi che regolano la materia e tutte le attività  da compiere anche per il  rintraccio  degli  altri  eredi,  affinchè l’eredità  possa essere accettata senza preoccupazioni dai nipoti.

Se sei un nipote che deve adempiere alla pratica successoria di uno  zio o di una zia, oppure dei nonni puoi contattare l’Avv. Gianluca Sposato, esperto nel ramo successorio, che ti fornirà una  dettagliata consulenza in materia ereditaria in grado  di  chiarire ogni dubbio e trovare assistenza per i relativi  adempimenti.