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Costi della separazione giudiziale
- Autore articolo Di SposatoLaw
- Data dell'articolo 27 Agosto 2022
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Costi della separazione giudiziale
I costi della separazione giudiziale sono maggiori rispetto a quelli della separazione consensuale, perché mentre quest’ultima, rientrando nel procedimenti di volontaria giurisdizione (dovendosi limitare il giudice soltanto a prendere atto degli accordi raggiunti dalle parti) si conclude in una unica udienza, la separazione giudiziale rientra nei procedimenti di ordinaria cognizione e può a volte, addirittura, sfociare in ulteriori azioni indipendenti, subordinate e connesse, come l’adozione di provvedimenti cautelari e d’urgenza.
Le spese da affrontare variano in base alla complessità ed al valore della controversia e, salvo diverso accordo tra le parti, sono regolate dal DM n. 55 del 2014, modificato ed integrato dal DM n. 37 del 2018, che prevede un importo minimo, uno medio ed uno massimo per 4 distinte fasi processuali.
È dovuto all’avvocato un compenso:
1) per la fase di studio ed esame della documentazione;
2) per la fase introduttiva della causa, ovvero per la redazione del ricorso ed iscrizione a ruolo della causa con il fascicolo di parte contenente tutti i documenti;
3) per la fase istruttoria e/o di trattazione, per la redazione delle note ex art 183 comma 6 cod. proc. civ., l’assunzione di mezzi istruttori, espletamento delle prove testimoniali, la partecipazione ed esame di eventuale CTU ad operazioni peritali disposti dal giudice ( come per es. nel caso di accertamento da parte della Guardia di Finanza );
4) per la fase decisionale, ovvero per l’’assegnazione della causa a sentenza, la redazione delle memorie conclusionali e di replica ex art 190 cod. proc. civ. e disamina delle memorie avversarie.