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Avvocato esperto in diritto immobiliare

Revoca della compravendita

Revoca della compravendita

Preliminare di compravendita

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Cos’è l’azione revocatoria?

L’azione revocatoria è uno strumento concesso al creditore con cui può chiedere la revoca della compravendita, quando compiuta fraudolentemente in suo danno dal debitore, per sottrarla a garanzia al suo patrimonio.
 
L’azione revocatoria si promuove in tribunale e deve contenere la dichiarazione di inefficacia degli atti di disposizione del patrimonio posti in essere dal debitore, che diminuiscono la garanzia del creditore.
 
L’istituto consente al creditore di conservare il patrimonio del debitore a garanzia del suo credito, quando il debitore compie atti fraudolenti con lo scopo, alienandoli, di sottrarli all’azione esecutiva del creditore.

Quando è possibile la revoca della compravendita?

La revoca della compravendita immobiliare è una fattispecie che può verificarsi in due situazioni previste dall’articolo 2901 del codice civile:

  • per gli atti a titolo gratuito: quali, ad esempio, donazioni, fondi patrimoniali e vendite indirette, ovvero senza pagamento effettivo del prezzo
  • per gli atti a titolo oneroso: vendite, o atti, con corrispettivo economico

Se l’atto dispositivo è successivo al debito, il creditore non sarà tenuto a dimostrare la mala fede di chi ha ricevuto l’immobile.

In tal caso il creditore deve fornire esclusivamente la prova che il debitore poteva conoscere il pregiudizio provocato al creditore con l’atto a titolo gratuito.

Quando può proporsi l’azione revocatoria?

I presupposti per chiedere la revoca della compravendita sono due, l’intento fraudolento ed il pregiudizio arrecato al creditore.

L’intento fraudolento o “consilium fraudis” consiste  nella consapevolezza del pregiudizio che l’atto arreca alle ragioni del creditore.

Il pregiudizio arrecato al creditore dall’atto di disposizione del debitore, o “eventus damni”, si ha quando per il creditore sia divenuto impossibile, o più difficile e rischioso, soddisfarsi sul restante patrimonio del debitore.

A seconda che l’atto fraudolento viene compiuto a titolo gratuito, o a titolo oneroso, si hanno diverse conseguenze.

Solo per gli atti a titolo oneroso, vendite o atti con corrispettivo economico, il creditore è tenuto a dimostrare che l’acquirente conosceva il pregiudizio a lui arrecato.

Circostanza difficile da conoscere e dimostrare, la cui prova solitamente è fornita attraverso indizi quali il prezzo irrisorio, il mancato pagamento dello stesso, il rapporto di parentela, o coniugio tra le parti.

Se la donazione è successiva alla contrazione del debito, il creditore dovrà provare il “consilium fraudis”, dimostrare che l’atto è stato intenzionalmente realizzato allo scopo di sottrarre l’immobile alle ragioni del futuro creditore.

Entro quanto tempo si può chiedere la revoca della compravendita?

Il termine per promuovere l’azione revocatoria è di 5 anni dal compimento della compravendita.

L’azione può essere promossa dal creditore che risulti danneggiato dall’atto di  sottrazione posto in suo danno dal debitore a determinate condizioni:

  1. il credito deve avere data certa che sia anteriore alla vendita del bene
  2. la vendita deve avere pregiudicato le ragioni del creditore
  3. il pregiudizio arrecato al creditore deve essere conosciuto anche dall’acquirente

Solo in presenza di tutte e tre le condizioni sopra elencate è possibile azionare la revoca della compravendita chiedendo al tribunale che si pronunci dichiarando la vendita inefficace.

Avvocato per revoca della compravendita

La notevole sproporzione tra valore di mercato del bene e prezzo dell’immobile, risultante anche dal preliminare di compravendita è elemento di cui bisogna sempre tenere considerazione.

L’azione revocatoria, se esperita vittoriosamente, produce l’ inefficacia della vendita e conseguente reintegra del bene nella garanzia patrimoniale del creditore, che potrà a sua volta aggredirlo con il pignoramento.

Dati i tecnicismi e la complessità delle situazioni da esaminare risulta fondamentale affidarsi ad un avvocato specializzato in diritto immobiliare.

 

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Diritto d’autore e dello spettacolo

Diritto d’autore e dello spettacolo

Diritto d’autore e dello spettacolo

copyright e plagio

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Cosa è il diritto d’autore?

Il diritto d’autore è un ramo del diritto privato che si  occupa specificamente della tutela dell’attività intellettuale.

La tutela che il legislatore garantisce si attua attraverso il riconoscimento all’autore originario dell’opera di una serie di diritti di carattere sia morale, che patrimoniale.

Tra questi rilevanza assoluta assume il riconoscimento dei diritti economici di copyright maturati e maturandi di un opera.

Per opera dell’intelletto si deve intendere un brano musicale, libro, sceneggiatura, fotografia, cortometraggio e qualsiasi  risorsa dell’ingegno che realizzi un risultato utile.

Come tutelare la proprietà intellettuale?

Lo  Studio Legale Sposato ha un reparto dedicato alla tutela della proprietà intellettuale e presta assistenza legale nel campo del diritto d’autore e dei diritti ad esso connessi nei  suoi principali settori:

Affinché possa realizzarsi la piena tutela giuridica di un opera è necessario che la stessa sia attribuita all’autore.

In campo artistico è molto frequente la sottrazione e lo sfruttamento del diritto d’autore, ove non supportati da legali esperti in questo settore.

Il contenzioso in campo artistico, ove l’opera risulti protetta dal  diritto d’autore, non può prescindere dal maggior danno per plagio e sfruttamento economico, ove non espressamente autorizzato.

Avvocato specializzato in diritto d’autore e dello spettacolo

L’Avv. Gianluca Sposato, figlio d’arte, presta assistenza e consulenza legale nel settore del diritto d0autore e dello spettacolo, attività di Talent Scout e management artistico.

L’attività è finalizzata alla valorizzazione dell’artista ed alla tutela dell’immagine e della professione artistica.

Redazione dei contratti artistici, tutela dei diritti d’immagine, nei settori musicale, pubblicitario, televisivo e cinematografico, nuove tecnologie e forme di espressione intellettuale artistica.

Per prenotare un appuntamento, o una consulenza telefonica ed info sui costi dei servizi visitare l’area Assistenza Legale24h. 

 
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Infortunistica Stradale

Incidente al passeggero trasportato

Incidente al passeggero trasportato

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Danni al passeggero terzo trasportato chi paga?

Il passeggero terzo trasportato, ai sensi dell’articolo 141 del Codice delle Assicurazioni, ha diritto al risarcimento del danno a prescindere da chi è il responsabile dell’incidente, anche se è stato causato dal conducente.

Chi è trasportato in moto, in automobile, autobus, pullman, taxi, treno e qualsiasi mezzo omologato e riporta lesioni stradali ha sempre diritto al risarcimento del danno.

Il passeggero deve dimostrare che si trovava a bordo del mezzo, che indossava la cintura di sicurezza, il casco in caso di trasporto in moto, o che si reggeva agli appositi sostegni nel caso di trasporto su mezzi pubblici.

L’unico caso di esclusione del risarcimento al terzo trasportato riguarda il sinistro cagionato da caso fortuito, come nel caso di attraversamento di un cane, o di un animale selvatico.

Le maggiori difficoltà che il passeggero terzo trasportato deve affrontare quando riporta danni fisici per incidente stradale riguardano la quantificazione dei danni.

Per consolidata giurisprudenza la richiesta di risarcimento va fatta alla compagnia di assicurazione responsabile, attenendosi alle norme del Codice delle Assicurazioni Private.

Risarcimento al passeggero terzo trasportato nei sinistri stradali

Il risarcimento al passeggero nei sinistri stradali da parte dell’assicurazione può subire una diminuzione fino al 50% in base all’entità delle lesioni accertate, se c’è concorso di colpa.

Il concorso di colpa del passeggero si ha quando questi non  indossa la cintura di sicurezza, o per non essersi sorretto correttamente su mezzi di trasporto pubblico agli appositi sostegni.

E’ fondamentale rivolgersi al migliore avvocato per incidente stradale risarcimento danni fisici per la richiesta danni nei confronti dell’assicurazione.

Il danno al terzo trasportato riguarda sia i danni patrimoniali, che i danni non patrimoniali.

Il danno patrimoniale è relativo alle conseguenze dell’incidente nella sfera lavorativa dell’infortunato, anche in termini di menomazione, o riduzione della capacità  lavorativa.

Il danno non patrimoniale riguarda i danni fisici scaturiti dall’incidente, ovvero le lesioni subite dal passeggero in qualità di terzo trasportato.

Come nel caso di frattura di una gamba, o dell’omero, frattura di un braccio, un trauma cranico valutabili come danno biologico.   

Nel danno non patrimoniale rientra anche il danno morale, ovvero la sofferenza che il danneggiato dall’incidente ha affrontato.

Incidente a passeggero trasportato in treno, responsabilità solidale del vettore

Purtroppo risaltano alla cronaca casi di incidenti in treno e di strage ferroviaria.

Nel trasporto a titolo oneroso il vettore risponde solidalmente con la compagnia di assicurazione per i danni arrecati al passeggero in treno che ha riportato lesioni, o è morto in strage ferroviaria.

Ciò avviene quando il terzo trasportato ha perso la vita in incidente durante il trasporto per collisione, sbandamento, fuoriuscita dai binari per elevata velocità, o mancata manutenzione del tratto ferroviario.

In questi casi i familiari della vittima hanno diritto al risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale. 

Per quanto concerne gli incidenti su rotaie per attraversamento, la ricerca delle cause e delle responsabilità è fondamentale per la determinazione del grado di colpa.

La corretta instaurazione della procedura di risarcimento danni, a prescindere dall’azione penale, richiede sempre l’intervento di un avvocato per incidenti stradali.

Procedura di risarcimento per danni subiti in treno

Il passeggero trasportato in treno che ha riportato lesioni ed è rimasto ferito durante la tratta ferroviaria percorsa, deve denunciare l’accaduto al personale ferroviario.

Chi rimane ferito durante il trasporto in treno deve conservare il biglietto di viaggio per fornire prova del fatto storico.

Gli incidenti possono verificarsi per chiusura improvvisa dello sportello di salita e discesa, frenata brusca durante il viaggio, o per altri comportamenti riconducibili a responsabilità del vettore.

Il passeggero ferito deve dimostrare l’esistenza di danni fisici riportati a seguito del viaggio in treno.

Le lesioni devono essere denunciate al personale di bordo e documentate attraverso la certificazione del Pronto Soccorso che indichi l’incidente ferroviario.

Il vettore è tenuto a dare eventualmente dimostrazione che l’incidente ed i danni riportati dal passeggero sono conseguenza diretta attribuibile esclusivamente a imperizia, imprudenza e negligenza del passeggero stesso.

Incidente a passeggero trasportato in pullman

Il passeggero trasportato il pullman, essendo il viaggio a titolo oneroso e non di cortesia, ai sensi dell’articolo 1678 del codice civile, è soggetto alla disciplina della responsabilità contrattuale.

Ciò indipendentemente dal fatto che il servizio sia gestito da un ente pubblico, o da un privato.

Il contratto di trasporto obbliga il vettore dietro il pagamento di un  corrispettivo a trasferire persone, o cose, da un luogo ad un altro assumendosi la responsabilità di non cagionare danni.

A prescindere dal fatto che il trasporto sia eseguito con i propri mezzi, o con mezzi altrui.

Rilevando la circostanza solo ai fini della responsabilità solidale, come nel caso dell’assicurazione obbligatoria.

Richiesta di risarcimento per danni subiti durante il viaggio in autobus, o pullman

Cosa deve fare il passeggero terzo trasportato che ha riportato ferite e lesioni  a seguito di un incidente durante il trasporto su un autobus, o un pullman?

Il terzo trasportato deve dimostrare che si trovava sul mezzo di trasporto nel momento durante il quale è avvenuto l’episodio che gli ha procurato dei danni fisici.

L’incidente in pullman può verificarsi a causa di una frenata brusca, di una ripartenza improvvisa, della chiusura dello sportello durante la fase di salita, o di discesa.

Durante tratte più lunghe su mezzi di linea sono frequenti casi di sbandamento per strada sdrucciolevole, e incidente stradale con collisione tra mezzi.

Sul passeggero ferito non ricade l’onere della prova del fatto accaduto, ossia della responsabilità del sinistro.

Per avere il risarcimento del danno, il terzo trasportato che è rimasto ferito durante il viaggio deve denunciare immediatamente l’accaduto al conducente, o al personale di bordo, affinché venga aperta la pratica del sinistro.

Deve, inoltre, documentare l’entità delle lesioni riportate quali conseguenza diretta dell’incidente, attraverso i certificati medici ed il verbale Pronto Soccorso .

Per tutelare i propri diritti il passeggero che ha riportato lesioni fisiche mentre viaggiava in autobus o era trasportato in pullman deve rivolgersi ad un Avvocato specializzato in danni da circolazione stradale.

Risarcimento al passeggero terzo trasportato in incidente stradale

Il risarcimento al passeggero in incidente stradale passa attraverso i tecnicismi della materia che regola il trasporto di cortesia, o a titolo oneroso.

La procedura di risarcimento al trasportato rientra nell’ambito del diritto delle assicurazioni.

La difficoltà di istaurare correttamente la procedura di risarcimento danni fisici al trasportato richiede l’assistenza di un avvocato con molti anni di esperienza per risarcimento danni da circolazione stradale.

Ciò non solo per predisporre dettagliatamente la richiesta danni da inoltrare a tutte la parti responsabili, ma anche al fine dell’ accertamento delle lesioni fisiche ai fini risarcitori.

Incidente a passeggero trasportato in automobile

Qual’ è la procedura di risarcimento nel caso in cui si è verificato un incidente stradale con un passeggero a bordo di un automobile?

Chi usa un mezzo di trasporto senza esserne alla guida è esente da qualsiasi responsabilità, dal momento che non è tenuto a conoscere e a rispettare le norme del Codice della Strada e non è alla guida del mezzo.

Il passeggero terzo trasportato a bordo di un autovettura, che ha subito lesioni in un incidente stradale ha il solo obbligo di indossare la cintura di sicurezza.

Ciò per non vedersi attribuire il concorso di colpa, ovvero indossare il casco nel caso di incidente in motorino. 

Se ha subito danni il passeggero ha diritto al risarcimento senza accollarsi l’onere di dimostrare di chi è la colpa dell’incidente.

Al fine di ottenere la liquidazione da parte dell’assicurazione il terzo trasportato deve solo dimostrare che nel momento del sinistro si trovava all’interno dell’autovettura e certificare l’entità dei danni subiti.

Passeggero trasportato senza cintura di sicurezza

Il passeggero ha l’obbligo di indossare correttamente la cintura di sicurezza anche se è trasportato sui sedili posteriori dell’autovettura in base all’art. 172 del Codice della Strada.

Il conducente è responsabile del comportamento dei passeggeri che trasporta, anche di quelli che non indossano la cintura di sicurezza, ai quali deve intimare di indossarla.

Il passeggero senza la cintura di sicurezza viene ritenuto responsabile delle maggiori lesioni riportate, che potevano essere attenuate dall’utilizzo della cintura stessa.

Pertanto, nel caso di incidente al trasportato senza la cintura di sicurezza il  risarcimento del danno avviene in misura ridotta.

Attribuendosi un concorso di colpa al trasportato, in relazione alle maggiori lesioni riportate a causa del suo comportamento imprudente.

Procedura di risarcimento danni per il passeggero terzo trasportato

Cosa deve scrivere il passeggero terzo trasportato nella richiesta di risarcimento danni incidente stradale da inviare alla compagnia assicuratrice?

Chi usa un mezzo di trasporto senza esserne alla guida e riporta lesioni deve richiedere il risarcimento dei danni subiti alla compagnia assicuratrice dell’autovettura sulla quale era a bordo.

Indipendentemente dal fatto che a causare l’incidente sia stato il conducente dell’autovettura sulla quale viaggiava, oppure del veicolo con il quale si è avuto l’incidente.

Oltre alle generalità del persona danneggiata a causa del sinistro stradale, nella richiesta di risarcimento vanno indicate le circostanze e la dinamica con le quali è avvenuto l’incidente.

E’ opportuno, inoltre, descrivere la gravità dei danni fisici subiti, allegando attestazione medica delle lesioni.

Nel caso di incidente stradale mortale, è necessario allegare il certificato di stato di famiglia al fine di provare il grado di parentela con la vittima.

Ciò al fine di comprovare la composizione del nucleo familiare e degli aventi diritto al risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale.

La compagnia di assicurazione alla quale è stata inviata la richiesta di risarcimento per danni fisici deve rispondere entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta.

Nella risposta deve indicare il numero di apertura del  sinistro e motivare l’eventuale non accoglimento della richiesta di risarcimento.

Questo termine temporale di risposta da parte dell’Assicurazione si riduce a 60 giorni nel caso in cui il risarcimento riguarda soltanto danni alle cose.

Liquidazione del danno al terzo trasportato

Successivamente alla richiesta danni, la Compagnia di assicurazione provvede all’apertura del sinistro per la valutazione del caso e la liquidazione del danno al terzo trasportato.

La compagnia di assicurazioni richiede una visita medico-legale presso una struttura di sua fiducia per accertare l’entità delle lesioni e liquidare il danno.

Il passeggero danneggiato può rifiutare la visita medico legale se ancora convalescente, o quando i postumi invalidanti permanenti non si sono stabilizzati.

Le Compagnie di Assicurazione non sono inclini alle richieste di risarcimento e, quindi, può iniziare una contrattazione sull’offerta proposta dalla Compagnia, specialmente se ha sede all’estero.

L’offerta di risarcimento spesso può risultare inferiore rispetto a quanto previsto di ottenere come risarcimento economico, soprattutto nel caso di danno non ben documentato.

Per questo motivo è fondamentale che il danneggiato non prenda iniziative in autonomia.

E’ opportuno, da subito, affidare l’incarico per l’ottenimento del risarcimento danni quale passeggero trasportato ad un avvocato esperto in incidenti stradali.

Assistenza legale al terzo trasportato senza anticipo spese

Lo Studio Legale dell’ Avv. Gianluca Sposato Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali è la scelta migliore per ottenere il massimo risarcimento del danno per l’incidente stradale come trasportato.

Sposatolaw, dal 1949, presta assistenza legale di primissimo livello ai passeggeri terzi trasportati che hanno riportato lesioni gravi a seguito di un incidente stradale per tutelare i loro diritti ai fini risarcitori.

Il nostro lavoro è supportato, in tutta Italia, da medici legali di primissimo piano e fama nazionale, con cui abbiamo un consolidato rapporto di lavoro da oltre un ventennio.

Il passeggero terzo trasportato che si rivolge al nostro studio non deve anticipare alcun costo, tutte le spese iniziali  generalmente sono a nostro carico.

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Infortunistica Stradale

Omicidio stradale

Omicidio stradale

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Lo Studio Legale Sposato, fondato nel 1949, è specializzato in risarcimento del danno da morte per omicidio stradale.

L’Avvocato Gianluca Sposato, dell’ISLE – Istituto per la Documentazione e gli Studi Legislativi, è specializzato in responsabilità civile per danno da morte e segue casi relativi ad omicidi stradali solo per le parti offese. 

E’ Presidente di Adism Associazione Difesa Infortunati Stradali, che ha ricevuto l’apprezzamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attività a sostegno delle vittime della strada.

In qualità di Rappresentante di Interessi alla Camera dei Deputati, partecipa ai principali lavori in ambito istituzionale e governativo in tema di sicurezza stradale ed omicidio stradale.

L’accertamento della colpa nell’omicidio stradale

Nel reato di omicidio stradale l’accertamento della colpa è l’aspetto maggiormente complesso ed importante, poiché determina sia l’entità della pena, che gli importi del risarcimento ai familiari.

Per questo è importante affidarsi ad un avvocato esperto in incidenti stradali mortali e partecipare sempre alle indagini penali, per evitare inquinamento di prove.  

L’azione penale è volta all’inflizione della pena, mentre quella civile va intrapresa per il risarcimento del danno da morte ai familiari delle vittime della strada.

Il reato di omicidio stradale, nell’ambito della responsabilità civile, prevede per i familiari della vittima il diritto al risarcimento del danno, che si configura come danno riflesso di carattere morale e dinamico relazionale, a prescindere dall’autonomo danno biologico.

Il risarcimento per il danno da morte negli incidenti stradali è dovuto ai familiari, per la privazione del rapporto affettivo, solo quando si dimostra che l’incidente stradale si è verificato per colpa dell’investitore.

Con l’azione civile si deve dimostrare tanto la responsabilità nell’omicidio stradale, quanto come la morte ha causato sofferenza e cambiamento delle abitudini di vita dei familiari.

Omicidio incidente stradale, azione penale e azione civile

Nel reato di omicidio stradale, prima di tutto, è importante distinguere la funzione dell’azione penale, da quella che si consegue con l’azione civile.

Un errore frequente per le vittime di reato di omicidio causato alla guida è concentrarsi solo sul processo penale a carico dell’imputato, tralasciando le conseguenze civili che comporta avere provocato la morte per incidente stradale.

In tal modo si confonde anche l’attività dell’avvocato penalista, con quella dell’avvocato civilista.

L’avvocato penalista non ha esperienza per la ricostruzione degli incidenti stradali e per questo non può evitare, come spesso accade, l’inquinamento di prove, con sanzioni irrisorie per l’imputato.

Per tali ragioni i familiari delle vittime della strada devono rivolgersi sempre ad un avvocato civilista, in grado di ricostruire la dinamica dell’incidente mortale, attribuendo colpa e responsabilità.

L’avvocato civilista che segue l’omicidio stradale, accertata la colpa dell’investitore, quantifica anche i danni non patrimoniali, per la perdita del rapporto parentale.

Quando chi è morto in un incidente stradale contribuiva, o provvedeva,  anche al mantenimento della famiglia, poi, si devono conteggiare i danni patrimoniali per il mancato apporto economico alla famiglia, a causa dell’uccisione del proprio congiunto. 

Attività d’indagine nell’omicidio stradale

Negli incidenti stradali mortali e nelle stragi stradali è necessario coadiuvare le Forze dell’Ordine negli accertamenti e nei rilievi stradali con periti di parte e ricostruttori di incidenti stradali, facendo redigere una relazione cinematica di incidente.

Le attività d’indagine nell’omicidio stradale sono essenziali ai fini di non pregiudicare i propri diritti come parte offesa nel procedimento penale ed evitare l’inquinamento di prove, purtroppo frequente data la posta in gioco.

Il patteggiamento nell’omicidio stradale colposo consente, infatti, all’indagato di sottrarsi al carcere e l’applicazione di maggiori pene previste per l’omicidio stradale.

Le pene minori comminate per l’omicidio stradale, nonostante le aggravanti previste dal legislatore, riguardano proprio la riduzione di pena prevista in caso di concorso di colpa in omicidio stradale.

Quindi, se si è parte offesa nel procedimento penale, è  fondamentale non essere assistiti da un avvocato penalista, ma da un avvocato civilista specializzato in omicidio stradale determinante nelle indagini, grazie alla sua conoscenza dell’infortunistica stradale.

La ricostruzione dell’incidente stradale mortale 

La ricostruzione dell’incidente stradale mortale è fondamentale ai fini dell’attribuzione della colpa nell’omicidio stradale.

Se non sono intervenute le Autorità per i rilievi stradali non possiamo assistervi per tutelare i vostri diritti, mancando la prova storica del fatto, indispensabile per fare scattare le indagini di polizia.

Infatti, per prima cosa bisogna fornire la prova dell’incidente stradale mortale e del relativo nesso di causalità.

Accertate le responsabilità, sarà possibile quantificare anche il danno da morte, individuando i parenti legittimati a farne richiesta, tra cui anche il convivente della vittima.

La ricostruzione delle cause della morte in incidente stradale, l’attribuzione delle colpe ed il riconoscimento del danno da perdita del rapporto parentale, sono attività complesse che non possono  essere delegate senza una scelta ponderata.

Il primo elemento utile da esaminare è sempre il verbale dell’incidente stradale mortale, con i rilievi redatti dalle Autorità intervenute, per verificare che non vi siano inesattezze.

Tempi di rilascio per il verbale dell’incidente stradale mortale

Il verbale dell’incidente stradale mortale viene redatto dai reparti della Polizia Stradale e contiene i rilievi stradali, il grafico dell’incidente e le deposizioni dei testimoni oculari, ove presenti.

I tempi per il rilascio del verbale dell’ incidente stradale mortale possono variare da 90, a 120 giorni e, quando sono in corso indagini penali, è necessario richiedere il nulla osta al giudice per le indagini preliminari.

Il verbale dell’incidente stradale mortale, infatti, non può essere rilasciato fino a quando le indagini preliminari, che determinano l’archiviazione del procedimento penale, o il rinvio a giudizio, non sono concluse.

Dalla comparazione dei danni ai veicoli coinvolti e dai rilievi effettuati sul manto stradale si può desumere a chi attribuire la colpa dell’incidente nell’omicidio stradale.

Altri elementi utili a ricostruire la dinamica dell’omicidio stradale possono essere supportati dalle dichiarazioni rese dalle parti coinvolte, oltre che da testimoni, fermo restando che la relazione cinematica resta la prova di maggior rilievo.

Il verbale di incidente stradale contiene informazioni relative alle condizioni del manto stradale, punto d’urto dei veicoli, dichiarazioni sulla dinamica, segnaletica stradale, limiti di velocità, danni ai mezzi e persone decedute.

Il reato di omicidio stradale, pena base ed aggravanti 

Il reato di omicidio stradale è stato introdotto con la Legge n. 41 del 2016, per contrastare il fenomeno inarrestabile di morti per incidenti stradali nel nostro Paese.

L’articolo 589 bis del codice penale prevede aggravanti di pena per chi provoca la morte di una persona per guida pericolosa, o guida ubriaco.

Si parla di omicidio stradale aggravato nei seguenti casi:

  • passaggio con semaforo rosso
  • inversione del senso di marcia in prossimità di intersezioni, curve, o dossi
  • sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di strisce pedonali
  • eccesso di velocità,
  • guida in stato di ebbrezza e droghe,
  • uccisione e ferimento grave di più persone.

Il reato di omicidio stradale prevede la pena della reclusione da 2 a 18 anni, avuto riguardo al grado di colpa e alle circostanze aggravanti.

La pena base per questa tipologia di reato è quella della reclusione da 2 a 7 anni.

Se il reato è commesso sotto l’uso di alcol, o droghe è previsto l’arresto, con la pena detentiva aumentata da 8 a 12 anni.

L’omicidio stradale con fuga e l’omicidio stradale aggravato prevedono ulteriori misure punitive, con la reclusione rispettivamente da 5 a 10 anni e da 10 a 18 anni.

La pena è a carico dell’investitore che, alla guida di un veicolo a motore, causa un incidente stradale mortale.

Pena nell’omicidio stradale colposo

A prevedere il reato di omicidio stradale colposo è l’articolo 589 bis del codice penale.

La norma stabilisce che il responsabile di omicidio stradale è punito con la reclusione da due fino a sette anni.

La pena base è prevista per la violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale con colpa.

I familiari della vittima hanno diritto al risarcimento del danno a prescindere dall’azione penale, che è volta a determinare l’elemento soggettivo della colpa.

A nulla rileva, pertanto, l’intenzionalità nell’omicidio compiuto alla guida di un mezzo.

Perché scatti l’imputazione per il reato di omicidio stradale, infatti, deve farsi  solo riferimento alla negligenza, imprudenza, imperizia.

Dunque affinché vi sia colpa nell’omicidio stradale si fa riferimento a inosservanza di leggi e regolamenti, per la violazione delle norme del Codice della Strada.

Per l’accertamento della colpa nell’omicidio stradale le prime attività da compiere sono relative alle cause della morte.

La parte offesa, ove il Pubblico Ministero disponga l’autopsia della vittima, deve partecipare alle relative indagini per accertarsi del regolare svolgimento delle stesse.

Lo stesso dicasi per il sequestro del mezzo investitore e per le indagini cinematiche relative all’attribuzione delle responsabilità della morte per incidente stradale.

Concorso di colpa nell’omicidio stradale

Tale rigidità normativa è contemperata dalla previsione di una diminuzione di pena fino alla metà nei casi di attribuzione di concorso di colpa.

Si ha concorso di colpa in omicidio stradale quando il reato, se pur cagionato da condotta imprudente, non è esclusiva conseguenza dell’azione od omissione di chi ha provocato la morte per incidente stradale.

Si ha concorso di colpa in omicidio stradale quando la persona morta nell’incidente non indossava la cintura di sicurezza che, se correttamente allacciata, avrebbe potuto salvargli la vita.

Sussiste concorso di colpa in omicidio stradale, nello scontro frontale tra scooter e auto, quando la vittima del reato viaggiava in prossimità della linea di mezzeria, non mantenendo la destra.

Il concorso di colpa in omicidio stradale è frequente, durante l’ attraversamento a piedi, nella morte del pedone distratto dal cellulare. 

Nel concorso di colpa il risarcimento del danno avviene in misura ridotta e le somme dovute agli eredi subiscono una diminuzione, in proporzione del grado di responsabilità attribuito.

Inoltre, qualora l’evento non sia esclusiva conseguenza dell’azione, o dell’omissione del colpevole, la pena è diminuita fino alla metà.

Il risarcimento del danno nell’omicidio stradale

Il risarcimento del danno per l’omicidio stradale è di natura patrimoniale e non patrimoniale ed è subordinato a rigorosa prova ed allegazione da parte di chi ne avanza richiesta.

Per quanto attiene al danno patrimoniale è dovuto quando si dimostri  che, in conseguenza dell’omicidio stradale, è venuto meno un apporto  economico nella famiglia. 

Per quanto concerne il danno non patrimoniale, subìto dai familiari della vittima nell’omicidio stradale, oltre a comportare un danno alla salute autonomamente accertabile, riveste i connotati del danno esistenziale e del danno morale.

I familiari che hanno diritto al risarcimento del danno per l’uccisione di un loro congiunto sono:

  1. il marito per la morte della moglie e la moglie per la morte del marito
  2. i genitori per la morte del  figlio ed i  figli per la morte del padre o della madre
  3. i fratelli per la morte dei fratelli
  4. i nonni per la morte dei nipoti

Quali sono gli importi da liquidare nell’omicidio stradale?

Gli importi che vengono liquidati a titolo di risarcimento danni non patrimoniali per la perdita del rapporto affettivo con la vittima variano a seconda di determinati parametri, di cui bisogna fornire documentazione.

Per il coniuge, i genitori ed i figli è prevista una forbice che va da un massimo di euro 336.500,00 ad un minimo di euro 168.250,00.

Per i fratelli, i nonni ed i nipoti sono previsti importi minori, da un massimo di  euro 146.120,00 ad un minimo di euro 24.350,00.    

Stesso discorso vale per il danno patrimoniale, quando l’uccisione del familiare ha determinato la mancanza di apporto economico al nucleo familiare superstite.

Il risarcimento danni deve essere richiesto in sede civile, per questo è  fondamentale affidarsi ad un avvocato civilista.

Se non ci sono contestazioni sulla responsabilità dell’incidente mortale, l’assicurazione, acquisita la documentazione, è tenuta a fare una offerta ai familiari della vittima dell’incidente.

I termini  per proporre l’offerta di risarcimento danni sono stabiliti dal codice delle assicurazioni private e, ove non siano ritenute congrue, possono essere trattenute in acconto.

Costituzione di parte civile e patteggiamento nell’omicidio stradale

La costituzione di parte civile nel procedimento per omicidio stradale ha finalità diverse, volte per lo più a prendere parte alle indagini ed al processo penale.

Tuttavia, può comportare dei rischi in caso di patteggiamento della pena, o assoluzione dell’imputato.

Pertanto, è indispensabile per la parte offesa vittima del reato di omicidio stradale rivolgersi ad un avvocato civilista specializzato in incidenti stradali mortali.

L’Avvocato specializzato in diritto civile valuterà se è necessario essere coadiuvato da un avvocato penalista, considerato il differente ruolo di quest’ultimo, volto a difendere l’imputato da un reato.

Avvocato per  il risarcimento del danno da morte negli incidenti stradali

L’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali, è autore di numerose pubblicazioni e monografie sul danno da perdita parentale.

Relatore congressuale ai più importanti convegni sull’omicidio stradale in ambito nazionale, cui hanno partecipato i principali esperti e le maggiori cariche istituzionali.

E’ membro del Gruppo “Danno alla Persona” dell’Osservatorio nazionale sulla Giustizia Civile, che elabora le Tabelle del Danno da Morte e della Commissione Trasporti dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

Nel corso di oltre 25 anni di attività ha maturato una esperienza e preparazione unica in materia di risarcimento danni per morte in incidente stradale.

Ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sulla prova della sofferenza il risarcimento del danno da morte riuscendo a fare mutare l’orientamento della giurisprudenza di legittimità.

Infatti, con la sentenza numero n. 2776 del 30/01/2024 la Cassazione ha stabilito lecito ricorrere alla presunzioni legali per il danno da perdita del rapporto parentale.

Attraverso le presunzioni legali si può dimostrare il grado di sofferenza per la perdita del vincolo affettivo con la vittima e avere diritto al risarcimento del danno morale per l’uccisione del proprio familiare.

L’Avvocato Gianluca Sposato assiste le parti offese per reato di omicidio stradale ed i familiari delle vittime della strada in tutta Italia, per tutelare i diritti e per il risarcimento del danno tanatologico.

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Infortunistica Stradale

Incidente stradale mortale

Incidente stradale mortale

Indice

Incidente stradale mortale, accertamento della colpa nell’ omicidio stradale 

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, si occupa di morte in sinistri stradali per accertare la colpa, e ottenere la condanna per l’omicidio stradale.

Il nostro studio legale è specializzato in infortunistica stradale per danno da morte e risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale.

L’Avvocato Gianluca Sposato, è Presidente dell’ Associazione Difesa Infortunati  Stradali.

Ha ricevuto l’ apprezzamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il fattivo contributo volto a tutelare i danneggiati da incidenti stradali.

E’ rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati per la sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali mortali.

Ha collaborato alla riforma del Codice della Strada con proposte inviate al Ministero delle Infrastrutture volte a garantire pene più severe a chi commette il reato di omicidio stradale.

E’ membro del “Gruppo Danno alla Persona” dell’ Osservatorio sulla Giustizia Civile, che elabora le Tabelle del Danno da Morte.

E’ Presidente della XIX Commissione per l’Esame di Stato per Avvocato a Roma 2024 e componente della Commissione Trasporti e Navigazione dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

La morte per incidente stradale, una tragica realtà e piaga sociale

La morte per incidente stradale è una piaga sociale, oltre che una tragica realtà e richiede una gestione legale altamente tecnica, minuziosa e accurata. 

La determinazione delle cause, le responsabilità, le conseguenze civili e penali sono aspetti delicati che necessitano di supporto legale altamente tecnico e specializzato. 

La scelta dell’avvocato per avere giustizia nel caso di incidente mortale diventa cruciale per il riconoscimento dei diritti delle vittime e dei loro familiari.

La morte per incidente stradale si configura come danno conseguenza e non come danno evento, con il problema nel caso di lontananza o non convivenza tra familiari e vittima.

Una parte della giurisprudenza richiede la prova del vincolo affettivo quale condizione per la risarcibilità del danno da morte.

Tuttavia, la prova della sofferenza per la privazione del rapporto affettivo, può essere valutata anche presuntivamente, come chiarito con la sentenza della Cassazione n. 2776 del 30/01/2024.  

Cause e statistiche della morte per incidente stradale

Negli ultimi 30 anni oltre 300.000 persone hanno perso la vita in Italia per incidente stradale mortale.

Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nel mondo per i giovani tra i 15 e 19 anni.

Le cause della morte per incidente stradale sono da rinvenire quasi sempre nell’elevata velocità e nella guida spericolata.

Molti incidenti avvengono a causa dell’effetto di alcol e sostanze stupefacenti di chi guida, distrazione e stanchezza alla guida.

Non da ultimo anche le condizioni stradali pericolose e i malfunzionamenti dei veicoli, possono causare incidenti mortali. 

Oltre il 15% delle persone che perdono la vita in un incidente stradale sono passeggeri trasportati.

Inoltre, sono in costante aumento nei centri abitati gli incidenti a pedoni, travolti da auto in corsa rimasti uccisi mentre attraversavano la strada.

Incidente stradale mortale: conseguenze in ambito civile e penale

Un incidente stradale mortale ha conseguenze sia nel diritto civile che nel diritto penale.

L’azione penale segue un percorso e finalità diverse rispetto all’azione civile.

Il procedimento penale per il reato di omicidio stradale è volto a infliggere la pena al responsabile dell’incidente mortale. 

La responsabilità penale, determinata attraverso indagini di polizia e giudiziarie, coinvolge il conducente responsabile della morte per incidente stradale.

I rilievi della polizia scientifica sono fondamentali per ricostruire la dinamica del sinistro mortale.

Il verbale dell’incidente assume importanza primaria ai fini dell’accertamento delle responsabilità.

Anche l’ accertamento tossicologico del conducente investitore è determinante e comporta significative aggravanti di pena, con l’arresto.

L’azione civile è volta a quantificare i danni per i familiari superstiti e ottenere il risarcimento per la perdita del rapporto parentale. 

Autopsia della vittima nell’incidente mortale

Per stabilire le cause del decesso e se esiste un collegamento tra la morte della persona e il sinistro in cui è stata coinvolta, può essere disposta l’autopsia della vittima.

Questa operazione viene svolta dall’Autorità Giudiziaria.

L’autopsia della vittima è la prima operazione cui i familiari, in base all’art. 360 del codice di procedura penale, sono chiamati a partecipare, nominando un medico legale di parte.

Partecipare alle indagini penali e nominare un proprio medico legale di parte è molto importante per i familiari della parte offesa.

Questo per non vedere pregiudicato il proprio diritto di difesa.

Questo tipo di attività richiede esperienza nel campo dell’infortunistica stradale e non può essere affidata esclusivamente ad un avvocato penalista.

Occorre, infatti tener conto  che un penalista, per vocazione, difende chi riceve la notizia di reato e non chi, generalmente, il reato lo subisce.

Indagini e rilievi planimetrici dell’incidente stradale mortale

I rilievi planimetrici dell’incidente avvengono attraverso indagini di Polizia coordinate dalla Procura della Repubblica.

A queste attività è necessario che partecipino sempre non solo i periti della parte indagata, ma anche i consulenti tecnici della parte offesa.

I mezzi coinvolti nell’incidente vengono sottoposti a sequestro giudiziario.

I familiari, in qualità di parte offesa, hanno diritto a prendere parte alle indagini relative alla ricostruzione cinematica del sinistro mortale.

E’ importante che i familiari del deceduto partecipino a tutte le attività d’indagine per evitare l’inquinamento di prove sulla dinamica dell’incidente mortale.

L’inquinamento di prove nel giudizio penale che determini un concorso di colpa della vittima ha come conseguenza la diminuzione della pena per l’imputato, con il patteggiamento.

Per evitare ciò, è fondamentale affidarsi ad un Avvocato esperto in risarcimento danno da morte per incidenti stradali.

Tutte le attività svolte sotto il controllo della Procura della Repubblica devono essere delegate ad un Avvocato civilista esperto in incidenti stradali mortali.

La costituzione di parte civile nel processo per omicidio stradale

La parte civile si costituisce nel processo per omicidio stradale principalmente per partecipare al processo penale.

Infatti, la sede naturale per chiedere il risarcimento del danno da morte è sempre in ambito civile.   

Prima di costituirsi parte civile in un processo per omicidio stradale è importante consultare un penalista ed un avvocato civilista per valutare attentamente i rischi.

La costituzione di parte civile nel procedimento penale per omicidio stradale deve essere valutata sempre con circospezione.

Infatti può comportare brutte sorprese, come nel caso di imputato per omicidio stradale assolto.

Nel caso di patteggiamento della pena, poi, le indagini relative all’incidente mortale non possono formare il pieno convincimento del giudice civile.

Questo con particolare riferimento al risarcimento del danno da morte ai familiari, a causa di tutte le preclusioni maturate in sede penale.

Morte per incidente stradale e risarcimento ai familiari

Nei casi di incidente stradale mortale la questione della responsabilità e, di conseguenza, del risarcimento dei danni per l’uccisione del proprio familiare diventa centrale.

Solo un avvocato specializzato in risarcimento danno da morte, può supportare i familiari in tutto l’articolato percorso giudiziario. 

Ai familiari della vittima spetta il risarcimento per il danno dovuto alla perdita del vincolo affettivo e del rapporto parentale.

L’azione civile è la sede naturale per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale e del danno non patrimoniale dovuti per l’uccisione del proprio familiare.

La liquidazione del danno non patrimoniale per la morte di un congiunto è sempre subordinata all’accertamento della colpa.

Questo ove non vi sia già una sentenza di condanna penale.

Infatti, nonostante l’indipendenza delle due azioni, la sentenza penale potrà formare prova di convincimento anche in sede civile. 

Quali documenti occorrono per il risarcimento del danno da morte?

I primi documenti che i familiari devono produrre per il risarcimento del danno da morte per l’uccisione di un familiare in un incidente stradale sono: 

  1. il verbale di incidente stradale; 
  2. il certificato di stato di famiglia; 
  3. la dichiarazione dei redditi della vittima.

Oltre a questi documenti, ai fini della prova dell’intensità del vincolo affettivo è diventato necessario produrre relativa documentazione per provare il danno.

Non è sufficiente il solo vincolo di parentela per avere diritto al risarcimento del danno da morte.

Il risarcimento del danno da morte è subordinato alla dimostrazione dello sconvolgimento delle proprie abitudini di vita e del dolore provato per la morte del proprio caro.

Il danno da morte per l’uccisione di un congiunto, o danno tanatologico,  infatti, si configura come danno riflesso, o da rimbalzo.

Per questo può essere utile produrre una relazione del medico legale di parte e ogni altro documento che provi il vincolo affettivo: fotografie, corrispondenza con la vittima, etc.

Richiesta di risarcimento danni per morte in incidente stradale

La richiesta di risarcimento danni per l’incidente stradale mortale per il risarcimento vittime della strada è molto tecnica.

L’avvocato specializzato in incidenti stradali mortali svolge un ruolo fondamentale sia affinché i diritti delle vittime siano garantiti, che nel massimizzare il risarcimento

La richiesta di risarcimento danni per morte in un incidente stradale deve essere inoltrata ai sensi dell’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni Private.

La richiesta risarcimento danni da morte va formulata dai familiari della vittima all’assicurazione del mezzo responsabile.

Inoltre, ai fini del litisconsorzio necessario e facoltativo, va inoltrata anche al  proprietario e al conducente dei veicolo che ha provocato l’incidente mortale.

Se la compagnia assicurativa, all’esito dell’esame della documentazione fornita, rifiuta il pagamento, l’azione civile è subordinata all’esperimento della negoziazione assistita

Questo processo mira a favorire la risoluzione delle controversie in modo extragiudiziale.

In tal modo si è voluto promuovere il dialogo tra le parti, cercando di evitare il ricorso al tribunale.

Morte per incidente stradale tra responsabilità e prove

La principale difficoltà per i familiari di chi è rimasto ucciso in un incidente è dimostrare che si è verificato per colpa esclusiva dell’investitore.

Solo in questo caso, infatti, i familiari hanno diritto, ai sensi dell’ articolo 2043 del codice civile, al risarcimento per il danno da perdita parentale.

Analoga tutela è prevista dall’articolo 185 del codice penale.

In base a tale norma ogni fattispecie criminosa da cui è derivato un danno obbliga il colpevole al risarcimento.

Gli eredi, oltre a documentare il vincolo parentale, devono fornire anche la prova di avere subito un danno ingiusto.

Questa prova è subordinata a due elementi:

  • la privazione del vincolo affettivo
  • lo stravolgimento delle proprie abitudini di vita.

La prova relativa al vuoto venutosi a creare nella propria esistenza per la privazione del vincolo affettivo è richiesta dalla giurisprudenza di legittimità.

Il diritto, infatti, considera il danno tanatologico come danno conseguenza e non come danno evento.

Tale prova, che può desumersi anche presuntivamente, diventa più rigorosa in caso di non convivenza con la vittima e per i parenti in linea collaterale, come i fratelli.

Concorso di colpa in incidente stradale mortale

Si ha concorso di colpa in un incidente stradale mortale in tutti i casi in cui non ci si è attenuti alle regole del Codice della Strada.

Nel caso di concorso di colpa in un incidente che abbia provocato la morte, occorrerà fornire la prova liberatoria,

Ciò, in base a quanto disposto dall’art. 2054 del codice civile, per non subire decurtazioni nell’offerta risarcitoria.

Il concorso di colpa negli incidenti mortali non è raro.

Si verifica nei casi in cui la persona deceduta non ha fatto tutto il possibile per evitare l’evento fatale, che è stato la causa del decesso.

Basti pensare al passeggero trasportato sul sedile posteriore di un’autovettura che non indossava la cintura di sicurezza, il cui utilizzo avrebbe potuto attutire i danni e salvargli la vita.

Il problema del concorso di colpa negli incidenti stradali mortali è molto frequente.

Spesso con inquinamento di prove nel giudizio penale per effetto di perizie cinematiche compiacenti di parte.

Per tale ragione è fondamentale essere assistiti da un avvocato civilista con esperienza consolidata per le problematiche e casistiche che implica un incidente stradale mortale.

Chi ha diritto al risarcimento per la morte di un familiare in incidente stradale?

I familiari che hanno diritto al risarcimento per la morte di un familiare in un incidente stradale sono i ‘prossimi congiunti’ della vittima.

Per prossimi congiunti si intendono il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, i nonni ed i nipoti

Non è escluso dal risarcimento il convivente.

Purché si dimostri che egli sia stato legato in modo affettivo costante alla vittima, circostanza desumibile anche dal certificato di residenza.  

Anche gli zii della vittima hanno diritto ad essere risarciti, al pari dei cugini, qualora possano fornire la prova di uno stretto legame affettivo

I familiari della vittima per affrontare le questioni legali legate alla tragica vicenda legata alla morte per incidente stradale devono nominare un legale di fiducia.

L’errore più frequente, in questi casi, data la debolezza emotiva del momento, è trascurare l’importanza di rivolgersi ad un avvocato di spessore, subendo pressioni esterne.

Questi errori possono portare a conseguenze tragiche per i familiari della vittima.

Con l’assoluzione dell’investitore, l’attribuzione del concorso di colpa in incidente stradale mortale e condanna alle spese di lite nel giudizio civile.

Quali importi spettano per la morte in incidente stradale?

Con il Gruppo Danno alla Persona dell’Osservatorio Nazionale sulla Giustizia ho lavorato a criteri omogenei di liquidazione ai familiari delle vittime della strada.

Gli importi che vengono liquidati a titolo di risarcimento per l’uccisione di un familiare in un incidente stradale variano a seconda di

  • grado di parentela con il familiare ucciso
  • età della vittima del reato
  • età del familiare superstite

Si prende, poi, in considerazione la composizione del nucleo familiare e l’intensità del vincolo affettivo.

Oltre allo stravolgimento della propria esistenza a seguito del fatto illecito. 

Il risarcimento del danno ai familiari superstiti, tuttavia, non avviene in maniera automatica: incidente stradale mortale, gli importi da liquidare agli eredi.

Nel senso che il risarcimento del danno da morte non spetta di diritto per il solo fatto che un proprio congiunto ha trovato la morte in un incidente.

Il risarcimento del danno da morte, infatti, è sempre subordinato ad una duplice prova:

  1. l’elemento della colpa: bisogna dimostrare che l’incidente mortale è stato causato dall’investitore, non essendo attribuibile alcuna responsabilità al proprio parente deceduto;
  2. la privazione del vincolo affettivo: ovvero la prova della sofferenza per l’uccisione del proprio caro, da cui trae origine il danno da morte. 

Tabella calcolo danno da morte

Nel mese di novembre 2023 il Tribunale di Roma ha pubblicato la Tabella Di Liquidazione del Danno non Patrimoniale da Morte di un Congiunto.

Rispetto alla Tabelle del danno da morte del Tribunale di Milano viene riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale anche agli zii, e ai cugini.

Tuttavia, il risarcimento del danno da morte per i parenti meno prossimi – come fratelli, nonni, zii, cugini – può non essere dovuto in caso di assenza di prova del vincolo affettivo.

Come Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali e rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati, ho sollevato questione di legittimità costituzionale sulla prova della sofferenza (Cass. 11200/19).

Per il danno da morte viene riconosciuto ad ogni punto un valore di euro 11.356,16.

Inoltre viene stabilito che il calcolo del danno da morte può essere diminuito fino alla metà, se non addirittura non dovuto in caso di prova di assenza del vincolo affettivo.

Tabella danno da morte Tribunale Roma 2023

RelazioneParentalePunti

Relazione parentela con il de cuius (1)

(1) II punteggio può essere diminuito fino a 1/2 in relazione alla situazione concreta correlata alla concreta esistenza di un serio rapporto affettivo o annullato in caso di prova di assenza di un vincolo affettivo

Genitore20
Figlio18
Avo6
Fratello7
Nipote6
Zio6
Cugino2
Coniuge20
Convivente (previa prova dell’effettiva esistenza di un serio e prolungato vincolo affettivo di natura familiare)20
Età della vittimaPunti aggiuntivi
Età compresa tra i: 0 – 10 anni10.5
Età compresa tra i: 11 – 20 anni4.5
Età compresa tra i: 21 – 30 anni4
Età compresa tra i: 31 – 40 anni3.5
Età compresa tra i: 41 – 50 anni3
Età compresa tra i: 51 – 60 anni2.5
Età compresa tra i: 61 – 70 anni2
Età compresa tra i: 71 – 80 anni1.5
Età compresa: oltre gli 81 anni1
Età del congiuntoPunti aggiuntivi
Età compresa tra i: 0 – 10 anni10.5
Età compresa tra i: 11 – 20 anni4.5
Età compresa tra i: 21 – 30 anni4
Età compresa tra i: 31 – 40 anni3.5
Età compresa tra i: 41 – 50 anni3
Età compresa tra i: 51 – 60 anni2.5
Età compresa tra i: 61 – 70 anni2
Età compresa tra i: 71 – 80 anni1.5
Età compresa: oltre gli 81 anni1
Convivenza e composizione familiarePunti aggiungtivi
Composizione del nucleo familiareConvivenza tra congiunto e de cuius4
Assenza di altri familiari conviventi3
Assenza di altri familiari rientranti nella parentela fino al
secondo grado –
Aumento da un terzo alla metà del punteggio complessivo
Non convivenza (2)
(2) la riduzione è destinata a consentire anche una diversificazione tra non conviventi
Possibilità di riduzione fino ad 1/2 del punteggio complessivo

Avvocato per danno da morte in incidente stradale

Le Tabelle del Tribunale di Roma non si discostano dalle Tabelle del Tribunale di Milano per il danno da perdita del rapporto parentale.

Gli importi del danno da morte variano a seconda dell’età, del grado di parentela e dell’intensità del vincolo affettivo.

La scelta dell’avvocato per il  risarcimento incidente stradale mortale è un passo fondamentale per ottenere giustizia in sede civile e penale.

Un avvocato competente è in grado di stabilire un rapporto corretto con la famiglia della vittima dell’incidente, costretta ad affrontare momenti di difficoltà e complessità processuali.

L’Avvocato Gianluca Sposato, ha esperienza ultra trentennale per casi di morte in incidente stradale sia nelle indagini penali, in cui è coadiuvato da un penalista, che per l’azione di responsabilità civile.

E’ considerato tra i principali esperti in materia di risarcimento danni per morte da incidente stradale.

E’ autore di numerose pubblicazioni sui principali quotidiani nazionali, con costante denuncia alle Istituzioni sugli incidenti stradali, emergenza sociale.

Eletto migliore avvocato nel settore del diritto delle assicurazioni da Top Legal che lo ha definito “un faro per gli operatori di  diritto nel settore” anche per la sua attività istituzionale.

L’Avvocato Gianluca Sposato, dell’ ISLE – Istituto per la Documentazione e gli Studi Legislativi segue personalmente casi relativi a risarcimento danno da morte per incidente stradale in tutta Italia. 

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Diritto fallimentare

Diritto fallimentare

Diritto fallimentare

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La procedura fallimentare è una procedura giuridica attraverso cui viene sottoposto ad esecuzione il patrimonio di un imprenditore commerciale.

Il diritto fallimentare trova applicazione quando l’imprenditore venga a trovarsi nell’impossibilità di far fronte regolarmente agli impegni assunti nei confronti dei creditori.

Chi non può essere sottoposto al fallimento?

Ai sensi  dell’art. 1 della Legge fallimentare non sono assoggettabili al fallimento  gli enti pubblici, gli imprenditori agricoli, gli imprenditori che esercitano una attività commerciale ed i piccoli imprenditori. 

Quanto al concetto di piccolo imprenditore occorre tenere presente che con la riforma del 2006, requisiti essenziali per rivestire tale qualifica è, alternativamente:

  • l’avere effettuato investimenti nell’azienda per un capitale di valore superiore a 300.000,00 euro,
  • ovvero aver realizzato ricavi lordi calcolati sulla media degli ultimi tre anni, o dall’inizio dell’attività, per un ammontare complessivo superiore a 200.000,00 euro annui.

Il fallimento del debitore esecutato comporta di regola quale conseguenza principale l’improcedibilità dell’esecuzione immobiliare.

Consulenza in materia di diritto fallimentare

Lo Studio Legale Sposato presta consulenza nell’area di insolvenza e gestione della crisi di impresaamministrazione del fallimento, concordato preventivo.

L’attività viene svolta con l’ausilio di professionisti che operano esclusivamente nel settore del diritto fallimentare ed collaborano stabilmente con il nostro Studio,in materia commerciale e fallimentare.

Forniamo assistenza ad autorità ed organismi preposti allo svolgimento di procedure riguardanti banche, imprese, clienti interessati a rilevare aziende, o beni nel contesto di procedure di liquidazione degli attivi fallimentari sin dalla dichiarazione di fallimento.

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Infortunistica Stradale

Incidente con feriti

Incidente con feriti

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Incidente stradale con feriti, che fare?

Nel caso di incidente stradale con feriti, la legge stabilisce di prestare soccorso a coloro che hanno subito lesioni personali e danni fisici.

Bisogna soccorrere i feriti, l’assistenza deve essere fornita sia dagli automobilisti, sia da eventuali pedoni che hanno assistito al sinistro.

Bisogna chiamare l’ambulanza al 118, evitando di prendere iniziative personali come lo spostamento dei feriti, che potrebbero aggravare lo stato di salute del danneggiato.

Chiamare le Forze dell’Ordine per l’accertamento delle modalità dell’incidente stradale e segnalare l’incidente agli altri automobilisti, apponendo il triangolo di emergenza alla giusta distanza dall’incidente.

La richiesta di risarcimento danni dell’incidente stradale con feriti

Per la richiesta di risarcimento danni negli incidenti con feriti è necessario rivolgersi ad un avvocato esperto in incidenti stradali.

In caso di incidenti gravi è fondamentale valutare attentamente il curriculum, gli anni di iscrizione all’Albo degli Avvocati e la specializzazione nella responsabilità civile da circolazione stradale.

Le difficoltà della materia nei danni da circolazione stradale, i tecnicismi del Codice delle Assicurazioni Private e le norme del Codice Civile non consentono errori da parte del danneggiato.

La richiesta danni può essere proposta ai sensi dell’articolo 148 o dell’articolo 149 del Codice delle Assicurazioni, a seconda del suo inquadramento giuridico.

A seconda che si tratti di lesioni di lieve entità o di lesioni stradali gravi, ovvero di terzo trasportato, nel qual caso si applica la normativa sul risarcimento diretto.

Al fine di ottenere un giusto risarcimento, è necessario raccogliere le testimonianze delle persone che hanno assistito al sinistro stradale.

I testimoni del sinistro potranno aiutare le Forze dell’Ordine ad accertare le cause dell’incidente, fornendo le loro dichiarazioni da acquisire nel verbale dell’incidente stradale.

Nell’infortunistica stradale la scelta dell’avvocato per incidenti stradali è determinante ai fini del corretto inquadramento della normativa applicabile, oltre che per l’esatta quantificazione dei danni.

Accertamento dei danni e delle lesioni negli incidenti stradali 

Negli incidenti stradali con feriti, bisogna distinguere a seconda che si tratti di lesioni lievi fino a 9 punti di IP, o di lesioni gravi da 10 punti a 100 di IP.

Nel caso di lesioni di lieve entità tenuta a pagare il risarcimento dei danni è la propria compagnia di assicurazione, attraverso la procedura di risarcimento diretto.

Nel caso di sinistro stradale con lesioni di non lieve entità, invece, il risarcimento è dovuto dalla compagnia del mezzo che ha provocato l’incidente.

Il danno non patrimoniale ricomprende il danno alla salute e può essere liquidato solo dopo l’accertamento medico legale e la valutazione del danno biologico.

Il risarcimento del danno negli incidenti stradali con feriti non può prescindere dall’accertamento delle lesioni fisiche.

Il calcolo del danno biologico avviene in ambito medico legale a seguito di una visita cui il danneggiato deve sottoporsi per la valutazione delle lesioni riportate.

Per il computo delle somme spettanti ai feriti a titolo di risarcimento per le lesioni subite, si considera prima di tutto l’entità dei danni fisici.

Quindi si computano i giorni di prognosi indicati nel certificato rilasciato dal Pronto Soccorso ed la degenza domiciliare.

L’accertamento delle lesioni riguarda l’esame di tutta la documentazione medica relativa alle cure e terapie mediche, anche riabilitative, cui il danneggiato si è sottoposto.

Documenti necessari per il risarcimento dei danni nell’incidente stradale con feriti

Nel caso di incidente stradale con feriti, per avviare la pratica di  risarcimento danni infortunistica stradale, è necessario acquisire i seguenti documenti:

  1. verbale di incidente stradale
  2. dichiarazioni testimoniali dell’incidente
  3. constatazione amichevole di incidente, se sottoscritta 
  4. cartella clinica di Pronto Soccorso
  5. referti e certificati medici
  6. certificati visite specialistiche
  7. spese mediche
  8. dichiarazione dei redditi del danneggiato
  9. dichiarazione a non avere diritto a pensioni sociali obbligatorie

Tutti questi documenti sono necessari per istruire correttamente la richiesta di risarcimento danni contro l’assicurazione, attraverso un  avvocato specializzato in  incidenti stradali.

Avvocati per incidenti stradali con comprovate qualità possono garantire una liquidazione in tempi rapidi volta ad ottenere il più elevato risarcimento del danno per le lesioni riportate.  

La dichiarazione dei redditi del danneggiato è necessaria per la richiesta del danno patrimoniale relativo alla menomazione della capacità lavorativa.

Inoltre, ai fini della personalizzazione del danno, è utile acquisire documentazione che possa comprovare l’esistenza del danno morale e del danno esistenziale.

Il risarcimento dell’incidente stradale con intervento chirurgico

L’incidente stradale con intervento chirurgico rientra quasi  sempre nell’ambito delle lesioni stradali di non lieve entità.

La normativa applicabile, quando le lesioni superano 9 punti di danno biologico, è quella prevista dall’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni Private.

Al danneggiato, oltre al danno biologico, con l’inabilità temporanea al lavoro assoluta e relativa, spetta anche la liquidazione del danno morale e del danno dinamico relazionale.

Seppure il danno morale non è oggetto di accertamento medico legale, ai sensi dell’articolo 2059 del codice civile, la relativa indagine non può prescindere dall’entità e misura del danno riscontrati.

Il danno morale, inteso come sofferenza, può sconfinare nel danno biologico, inteso come lesione fisica, come recentemente chiarito dalla Cassazione civile con ordinanza del 22 aprile 2024, n. 10787.

Tale situazione può verificarsi anche per il danno riflesso riconosciuto ai familiari di chi ha riportato importanti menomazioni, nei casi di invalidità permanente superiore al 50%.

La prova documentale è richiesta anche per la menomazione della capacità lavorativa, sia generica che specifica, o anche residuale, all’esito delle lesioni accertate, per il danno patrimoniale.

Le spese mediche dell’incidente stradale con intervento chirurgico, ove eseguito presso clinica privata, oltre alle spese mediche future, che devono essere documentate, per il relativo rimborso.

Quanto paga l’assicurazione in un incidente stradale con feriti?

Nel caso incidente stradale con feriti il risarcimento danni, se pur orientato a criteri omogenei, su Tabelle di liquidazione del danno micro permanenti e macro permanenti, dipende da diversi fattori.

In primo luogo si fa riferimento all’entità delle lesioni, ovvero in che misura incidono in termini di invalidità nella vita del danneggiato, tenuto conto del valore base riconosciuto per ogni punto di invalidità permanente.

In secondo luogo si fa riferimento all’età del danneggiato e, dunque, all’aspettativa di vita, partendo da chi è più giovane, in una scala da 1 a 100, il punto base subisce una diminuzione.

La compagnia di assicurazione è tenuta a risarcire il danno biologico che è stato accertato dal proprio medico legale a seguito della visita medico legale, applicando le relative Tabelle di risarcimento del danno.

Oltre al danno biologico, ovvero all’invalidità permanente, l’assicurazione deve risarcire anche i giorni di inabilità assoluta e relativa al lavoro.

Nei casi più gravi di macro lesioni, al danneggiato è dovuta anche una maggiorazione per la sofferenza ed il cambiamento che l’incidente ha procurato nella propria vita.

In questi casi si tende ad operare la personalizzazione del danno e solo un avvocato specializzato in incidenti stradali con feriti potrà garantire il massimo risarcimento per incidente stradale.

Personalizzazione del danno nel risarcimento per incidenti stradali

Con la personalizzazione del danno si tende ad inglobare il danno  esistenziale ed il danno morale in quota percentuale variabile sul danno  biologico.

La personalizzazione del danno può essere applicata solo attraverso  documentazione che comprovi la gravità del danno, 

Tuttavia la giurisprudenza ritiene che lo  stravolgimento delle abitudini  di  vita e la sofferenza possono desumersi anche presuntivamente.

Da notare come per le macro lesioni via sia una disparità di giudizio e trattamento a seconda che si scelga di applicare le Tabelle del Tribunale di Roma, o le Tabelle del Tribunale di Milano.

Queste ultime sembrano orientate a tutelare gli interessi delle assicurazioni, rispetto alle Tabelle del danno biologico del Tribunale di Roma maggiormente aderenti ai dettami della Cassazione, in favore del danneggiato.

Tempistiche risarcimento incidente stradale con lesioni

Se non ci sono contestazioni sulla responsabilità dell’incidente la compagnia di assicurazione deve risarcire il danno, formulando la propria offerta risarcitoria, entro 30 giorni dal rientro della perizia di parte.

Ove la compagnia che garantisce la responsabilità civile del mezzo assicurato non fornisce risposta motivata nei termini di legge, scattano sanzioni da parte dell’IVASS.

L‘offerta al danneggiato, è buona regola che sia preceduta dalla trattazione del sinistro tra liquidatore ed avvocato del sinistro stradale, al fine di trovare un accordo sull’entità del risarcimento danni per incidente stradale.

Tuttavia, non è raro che le compagnie, violando la trasparente gestione del servizio assicurativo, inviano offerta reale senza negoziare l’offerta, o comunicano diniego a risarcire il danno.

L’offerta al danneggiato non ritenuta congrua può essere trattenuta in acconto, dandone comunicazione all’assicurazione.

In tal caso, dopo la negoziazione assistita, è necessario instaurare una causa civile di risarcimento danni per incidenti stradali per ottenere integrazione dell’offerta dal Giudice, all’esito dell’istruttoria.

Con una tradizione di Avvocati specializzati nell’infortunistica stradale, lo Studio Sposato, in oltre 70 anni di attività, ha tutelato i diritti di feriti in incidenti stradali con una percentuale di successo assoluta.

Le tempistiche del risarcimento dell’incidente stradale, quando non sorgono contestazioni sulla responsabilità, con noi sono molto veloci con risarcimenti sempre superiori alle medie nazionali.

Riusciamo ad ottenere di più degli altri per i nostri clienti grazie alla nostra esperienza e professionalità, lavorando prevalentemente nel settore del risarcimento danni ai feriti in incidenti stradali.

Assistenza legale gratuita per danni fisici in incidente stradale

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, è specializzato in incidente stradale risarcimento danni fisici ed è un punto di riferimento in  ambito nazionale per sinistri gravi.

L’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali, è stato eletto migliore avvocato nel diritto delle assicurazioni ed assiste feriti in incidenti stradali in tutta Italia

Nel caso si è rimasti feriti in un incidente stradale è fondamentale affidarsi ad un avvocato esperto in incidenti stradali per il risarcimento delle lesioni riportate.

Il compito dell’avvocato esperto in risarcimento danni negli incidenti stradali con feriti è volto alla migliore gestione della pratica di indennizzo assicurativo senza dovere andare in causa.

Chi è rimasto ferito e ha riportato lesioni stradali rivolgendosi all’Avvocato Gianluca Sposato troverà il migliore avvocato per incidenti stradali, senza dovere anticipare alcuna spesa.

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Accertamento delle lesioni fisiche

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Accertamento delle lesioni fisiche negli incidenti stradali

L’accertamento delle lesioni fisiche per chi riporta un trauma della strada è un momento cruciale e di fondamentale importanza per il danneggiato.

Infatti in base all’esito della valutazione medico legale del danno biologico dipende l’ammontare del risarcimento, grazie alle capacità dell’ avvocato di trattare il sinistro stradale.

Il risarcimento delle lesioni fisiche negli incidenti stradali passa attraverso 3 fasi: la richiesta di risarcimento danni, l’accertamento delle lesioni fisiche e la trattazione del sinistro assicurativo.

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, è specializzato in risarcimento danni per incidenti stradali e riesce ad ottenere sempre il massimo risarcimento del danno per chi ha riportato lesioni stradali.

Visita medico legale e accertamento delle lesioni fisiche

Il Codice delle Assicurazioni Private stabilisce che il danneggiato deve essere sottoposto agli accertamenti medico legali per la quantificazione del danno biologico.

L’accertamento medico legale deve avvenire quando i postumi invalidanti permanenti possono ritenersi stabilizzati, o quando il danneggiato è clinicamente guarito.

L’accertamento delle lesioni fisiche è di fondamentale importanza per la quantificazione del danno biologico, in termini di invalidità permanente.

Per le lesioni fisiche il risarcimento per incidente stradale avviene sulla scorta di criteri indicati nell’articolo 138 del Codice delle Assicurazioni, secondo importi prestabiliti.

Le somme dovute a chi ha riportato lesioni in un incidente stradale prevedono importi che aumentano con l’entità del danno e diminuiscono con l’innalzarsi dell’età.

Il punto base del danno biologico può variare a seconda di condizioni aggravanti della salute con la personalizzazione del danno.

Il risarcimento della frattura del femore in un incidente può avere diversa valutazione del danno non patrimoniale non solo a seconda del tipo di frattura, ma anche del punteggio ottenuto all’esito dell’accertamento.

Accompagno a visita medico legale per il danneggiato

L’Avvocato Gianluca Sposato, segue personalmente solo sinistri stradali gravi e si avvale dei migliori medici legali in tutta Italia per tutelare i diritti di chi ha riportato lesioni stradali.

La relazione medico legale di parte riveste un ruolo di primaria importanza per il calcolo del danno biologico, oltre alla valutazione sulla menomazione della capacità lavorativa.

Il medico legale di parte è coadiuvato da primari ospedalieri e medici specialisti in tutte le branche della medicina, per accertare i danni fisici riportati da chi ha subìto lesioni stradali.

Il medico legale accompagna il danneggiato a visita medico legale presso il fiduciario dell’assicurazione e lo assiste alle operazioni peritali, concordando il punteggio del danno con il medico dell’assicurazione.

All’esito dell’accertamento medico legale del danno è possibile trattare il sinistro con il liquidatore dell’assicurazione, evitando di andare in causa.

Il danneggiato potrà ritenere l‘offerta di risarcimento danni satisfattiva, o trattenere le somme in acconto qualora venga attribuito un concorso di colpa.

Tipologia di lesioni trattate con successo

Lo Studio Legale Sposato nel corso degli anni e di un’attività piena di successi ha visto il suo fondatore, l’Avv. Francesco Sposato, fare parte della Commissione Ministeriale per l’elaborazione della Tabella delle Macro Lesioni.

L’Avvocato Gianluca Sposato, che ha rilevato lo Studio paterno nel 2001, è rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati e tutela i diritti dei danneggiati per danni da circolazione stradale.

Da sempre il nostro impegno è fare ottenere il massimo risarcimento dei danni per incidente stradale a chi ha riportato lesioni gravi, tutelando i diritti del danneggiato.

Le casistiche dei traumi stradali sono molteplici, nell’ambito della medicina legale i danni fisici vengono valutati con un punteggio da 1 a 100, in termini di invalidità permanente che incide sulla salute del danneggiato.

Il danno biologico consiste nella valutazione delle invalidità permanenti che un trauma produce sul corpo umano, espressa in punti percentuali, in base alla perdita di funzionalità e compromissione della salute.

Calcolo punti danno biologico invalidità permanenti trauma cranico

Per attribuire un valore in punti al danno biologico, i medici legali devono fare riferimento a tabelle ministeriali specifiche che indicano la percentuale di invalidità permanente per le diverse diverse tipologie di infortuni.

Per la responsabilità civile medica e l’ infortunistica stradale valgono le norme norme contenute nel Codice delle Assicurazioni Private, richiamate all’articolo 138.

Di seguito riportiamo, a fini indicativi, la valutazione a punti del danno biologico per i principali traumi secondo le tabelle di calcolo del danno biologico per i traumi cranici. 

  • trauma cranico non  commotivo 8% di IP   

se la commozione cerebrale è  leggera, ovvero senza danni neurologici permanenti 

  • frattura del cranio senza danni neurologici permanenti da 10% a 30% di IP

 a seconda della gravità della frattura e della necessità di interventi chirurgici

  • trauma cranico grave con danno neurologico da 30% a 100% di IP

quando il trauma cranico comporta danni cerebrali permanenti, come difficoltà motorie, disturbi cognitivi, paralisi o perdita di funzione di specifiche aree cerebrali

  • emorragia cerebrale o ematoma tra il 30% e il 70% di IP

quando il trauma causa un’emorragia cerebrale che porta a danni neurologici permanenti con perdita delle capacità cognitive

Calcolo punti danno biologico invalidità permanenti frattura mandibolare 

La frattura della mandibola comporta un danno biologico ed invalidità permanente,  accompagnati da gonfiore e deformità del viso, che può ostruire le vie aeree e interferire con la respirazione.

A seconda della gravità della tipologia di frattura ed eventuali complicanze, danni  estetici al viso, danni ai nervi, difficoltà nella masticazione, che richiedano interventi chirurgici, il grado di invalidità permanente varia sensibilmente.

  • frattura mandibolare semplice senza complicazioni neurologiche dal 5% al 10% di IP

quando la frattura mandibolare non ha provocato danni ai nervi, ai muscoli facciali, o alle articolazioni della bocca

  • frattura mandibolare con danno ai nervi o ai muscoli 15%-20% di IP

quando la frattura mandibolare coinvolge il nervo alveolare inferiore che controlla la sensibilità nei denti inferiori e nella parte bassa del viso

  • frattura  mandibolare complessa o multipla dal 20% al 40% di IP

quando la frattura è complessa, con più fratture della mandibola o la frattura sia associata a complicazioni come infezioni o difficoltà di masticazione

  • frattura mandibolare con danno estetico significativo dal 30 al 50% di IP 

in presenza di deformità facciali evidenti, asimmetria del viso, difficoltà nell’allineamento dei denti e danno estetico rilevante non eliminabile

  • frattura mandibolare con limitazione funzionale significativa dal 50% al 60% di IP

quando la frattura mandibolare comporta gravi limitazioni alle funzioni della bocca, come masticare, parlare o aprire la bocca normalmente, con difficoltà a masticare, o parlare

Calcolo punti danno biologico  per invalidità permanenti frattura del naso

Il calcolo del danno biologico per  frattura del naso dipende dalla gravità dell’infortunio, da eventuali complicazioni, oltre che dall’impatto funzionale ed estetico che la frattura provoca.

Bisogna considerare che le ossa del naso sono interessate da fratture più spesso delle altre ossa facciali e che necessariamente la maggior parte delle volte è  necessario sottoporti ad intervento chirurgico per eliminare le deformità.

  • frattura semplice del naso tra il 3% e il 5% di IP

quando la frattura nasale non comporta complicazioni, come disfunzioni respiratorie, o deformità estetiche

  • frattura nasale con difficoltà respiratorie tra il 5% e il 10% di IP

senza deformità estetiche evidenti

  • frattura nasale con deformità estetiche dal 10% al 15% di IP

senza difficoltà respiratorie

  • frattura nasale complessa con danni funzionali ed estetici tra il 15% e il 20% di IP

in presenza sia di difficoltà respiratorie che di deformità facciali

Tipologie più frequenti dei traumi stradali

I traumi stradali possono coinvolgere ogni parte del corpo, con lesioni di vario tipo e grado a seconda della violenza dell’urto e non sempre è possibile effettuare correttamente l’accertamento delle lesioni fisiche.

La scienza medico legale tende il più possibile ad essere uniforme, anche se spesso interessi a fini liquidatori del danno finiscono per non accontentare il danneggiato, se non è adeguatamente supportato ed assistito. 

Di seguito riportiamo casi di lesioni stradali più frequenti trattate con successo dal nostro studio legale che opera nel campo del  risarcimento danni incidenti stradali  dal 1949.

Lo Studio Legale Sposato si avvale solo dei migliori medici legali, professori universitari, in tutta Italia per supportare al meglio chi ha riportato danni fisici rilevanti in incidenti stradali.

  • trauma della colonna cervicale con fratture vertebrali
  • trauma lombare
  • frattura bacino
  • trauma toracico
  • frattura clavicola
  • frattura costale frattura scapola
  • frattura braccio
  • trauma del polso e della mano
  • frattura scafoide  3% IP
  • frattura metacarpo 6-7% di IP
  • frattura falange
  • frattura femore
  • frattura tibia
  • frattura perone
  • frattura piede
  • lesioni dentarie
  • lesioni muscolo tendinee
  • lussazione gomito
  • lesione del crociato dal 7 % al 9 % di IP
  • lussazione rotula
  • amputazione arto superiore dal 65% al 85% di IP
  • amputazione arto inferiore dal 50% al 85% di IP
  • ustione del capo
  • ustioni del torace e degli arti
  • lesioni sistema nervoso con paralisi paraplegia arti inferiori tra il 60% ed  70% di IP.
  • rottura milza perdita della milza senza alterazioni della crasi  ematica 15% di IP
  • rottura rene fratture parziali senza perdita significativa della funzione dal 5 al 10% di IP, rottura grave del rene con nefrectomia 25% di IP

Il punteggio del danno biologico per i traumi stradali sopra elencati varia da caso a caso, a seconda della gravità delle lesioni e dell’accertamento  medico legale del danno.

Per ottenere il massimo risarcimento del danno per le lesioni riportate in un incidente stradale è fondamentale essere assistiti  da un avvocato specializzato in  sinistri stradali che potrà consigliare anche la scelta del medico legale.

Incarico per risarcimento danni incidente stradale con lesioni fisiche

L’Avvocato Gianluca Sposato, in oltre 25 anni di attività per tutelare i diritti di chi ha riportato lesioni fisiche in incidente stradale, ha partecipato ai lavori più importanti del Gruppo Danno alla Persona dell’Osservatorio Nazionale sulla Giustizia.

La sua attività istituzionale, anche come Presidente dell’Associazione Difesa Infortunati Stradali, è sempre stata rivolta per criteri omogenei di liquidazione del danno alla persona.

Ha partecipato ai lavori preparatori della Tabella Unica Nazionale del Danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità, di cui all’art. 138 Codice Assicurazioni Private.

Il suo impegno è rivolto a tutelare i diritti di chi ha riportato danni fisici gravi in incidenti stradali e ai familiari delle vittime della strada per importi che ripaghino pienamente delle sofferenze e dei danni subìti.

L’Avvocato Gianluca Sposato, patrocinante in Cassazione, è autore di numerose pubblicazione in materia di responsabilità civile da circolazione stradale e risarcimento del danno.

Ha scritto il Manuale “Le 50 parole del danno stradale più utilizzate nelle Aule di Giustizia” i cui proventi sono devoluti in beneficienza per promuovere la legalità nelle scuole e l’educazione stradale.

Segue personalmente solo casi relativi a incidenti stradali con lesioni fisiche gravi e danno da morte per il risarcimento danni incidente stradale in tutta Italia.

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Risarcimento Diretto

Risarcimento Diretto

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Cos’è il risarcimento diretto?

Il risarcimento diretto è una procedura liquidatoria dei sinistri auto regolata dall’articolo 149 del Codice delle Assicurazioni Private.

Si applica per soli danni a cose e lesioni fisiche fino a 9 punti di invalidità permanente, da intendersi in termini di danno biologico accertato.

E’ una procedura di indennizzo introdotta con la Legge Bersani in base alla quale, dal 1 febbraio 2007, chi ha subito un incidente stradale deve attivare la richiesta di indennizzo direttamente alla propria compagnia di assicurazione.

L’assicurazione, ricorrendo i motivi, provvede a liquidare direttamente i danni dell’incidente, sia il danno auto che i danni fisici, al proprio assicurato.

Successivamente, l’assicurazione che paga il sinistro aziona la rivalsa sull’assicurazione del responsabile del sinistro stradale.

In caso di lesioni stradali non è semplice individuare la procedura di indennizzo, per questo è fondamentale affidarsi ad un avvocato per incidenti stradali.

L’ Avvocato esperto in risarcimento danni per incidenti stradali svolge tutte le attività da compiere, a cominciare dall’obbligo di comunicare il sinistro alla propria assicurazione.

Quando le lesioni stradali superano 9 punti di invalidità permanente devono essere attivate entrambe le procedure del Codice delle Assicurazioni, ai sensi dell’art. 148 e 149.

La procedura di indennizzo diretto per il danno auto e la procedura di  risarcimento danni ordinaria per i danni fisici di non lieve entità.

Quando si applica il risarcimento diretto?

Affinché sia possibile ottenere il risarcimento diretto dalla propria assicurazione è necessario che siano rispettate alcune condizioni:

  • I danneggiati che richiedono il risarcimento danni non devono essere responsabili del sinistro stradale;
  • Le compagnie dei veicoli  assicurati coinvolti nel  sinistro stradale aderiscono alla convenzione per il risarcimento diretto;
  • I veicoli coinvolti nell’incidente devono essere stati immatricolati in Italia;
  • L’incidente stradale deve essersi verificato in Italia, nella Repubblica di San Marino, o nella Città del Vaticano.

Il risarcimento diretto si applica nei casi sopra elencati quando l’incidente stradale ha coinvolto due veicoli da cui sono derivati danni a cose, o anche lesioni di lieve entità.

Per aprire il sinistro il danneggiato deve denunciare l’incidente alla propria compagnia entro il termine di 3 giorni da quando si è verificato, o ne ha avuto conoscenza.

Il  sinistro stradale può essere denunciato dall’assicurato  alla propria compagnia anche solo telefonicamente, richiedendo l’indennizzo diretto.

La procedura di indennizzo diretto è utile quando nell’incidente non ci sono feriti, nel caso di soli danni materiali ai mezzi coinvolti.

Quando il sinistro ha causato danni fisici, dati i tecnicismi della richiesta danni, è consigliabile affidarsi ad un avvocato specializzato in sinistri stradali.

Per quali danni è possibile chiedere il risarcimento diretto?

La procedura per il risarcimento diretto si può attivare soltanto per i seguenti danni causati da incidente stradale tra veicoli in marcia:

  • Danni al veicolo non responsabile del sinistro stradale;
  • Lesioni di lieve entità subite dal conducente, fino al 9% di invalidità permanente;
  • Danni fisici ai passeggeri dei veicoli coinvolti nell’incidente nel caso di lesioni lievi;
  • Danni alle cose trasportate che appartengono al proprietario, o al conducente del veicolo.

La richiesta di risarcimento danni per lesioni di lieve entità e soli danni a cose deve essere inoltrata alla propria compagnia di assicurazione.

E’ necessario descrivere le modalità dell’incidente, targa dei mezzi coinvolti, allegare certificati medici in caso di feriti e i documenti richiesti dall’art. 149 codice assicurazioni.

Quando si applica l’indennizzo diretto è possibile compilare la dichiarazione amichevole di incidente, anche nel caso di feriti.

Nel caso la constatazione amichevole incidente non è stata compilata, occorre dimostrare che l’incidente è stato causato per colpa esclusiva dell’altro veicolo.

Tale circostanza potrà desumersi dalle dichiarazioni dei conducenti dei mezzi coinvolti rese nel verbale di incidente e da eventuali dichiarazioni di testimoni.

Quando non si applica il risarcimento diretto?

Non sempre è possibile attivare la procedura di risarcimento diretto prevista dall’articolo 149 del Codice delle Assicurazioni e ottenere l’indennizzo diretto.

Vediamo quando non si applica l’indennizzo diretto. 

L’indennizzo diretto non si applica agli incidenti multipli quando nell’incidente sono rimasti coinvolti più di due veicoli.

Dunque il tamponamento a catena, frequente negli incidenti in autostrada, non rientra nella procedura di risarcimento diretto.

L’articolo 149 del Codice delle Assicurazioni non è previsto per l’indennizzo diretto anche quando l’incidente è avvenuto all’estero, o con veicoli con targa estera.

L’indennizzo diretto si esclude per il danno non patrimoniale in caso di lesioni gravi o gravissime con invalidità permanente superiore a 9 punti.

Il risarcimento diretto non è applicabile nei casi in cui nel sinistro sia coinvolto un ciclomotore privo della nuova targa.

Nel caso di incidente al passeggero trasportato con macro lesioni, ovvero danno biologico superiore a 9 punti, può esercitarsi alternativamente l’azione ordinaria.

Quale assicurazione paga in caso di incidente?

I danni causati da incidenti stradali vengono risarciti dalla propria assicurazione, oppure dalla assicurazione del danneggiante.

I danni risarciti dalla propria assicurazione sono i danni materiali, come il danno al veicolo incidentato, danni a cose danneggiate o distrutte nell’incidente e lesioni fisiche lievi.

I danni risarciti dalla compagnia di controparte sono le lesioni fisiche gravi, macro permanenti, ed il danno da morte.

Non è semplice individuare la procedura di risarcimento danni per incidente stradale, potendo essere necessario inoltrare due distinte richieste danni, ai sensi dell’art. 148 e dell’art. 149 del CdA.

Ciò, a prescindere da casistiche particolari, come: incidente causato da pirata della strada, incidente a pedone, incidente stradale a ciclista, o a terzo trasportato.

Nell’ incidente stradale grave è raccomandato evitare periti assicurativi e patrocinatori stragiudiziali e rivolgersi ad un Patrocinante in Cassazione specializzato in materia.

E’ necessario un avvocato per l’indennizzo diretto?

Nonostante questa procedura di risarcimento del danno si applica solo per sinistri con danni a cose e lesioni stradali lievi, nel caso di incidente con feriti è consigliabile un avvocato esperto in incidenti stradali.

Il risarcimento diretto, quando dall’incidente sono derivate lesioni micro permanenti, senza un avvocato che assiste il danneggiato, avvantaggia sempre la compagnia di assicurazione.

Le assicurazioni, infatti, hanno tutto l’interesse a liquidare il danno il più velocemente possibile.

Ciò per evitare di pagare importi più elevati, comprensivi del danno morale e del danno esistenziale e, poi, rivalersi sull’altra assicurazione.

L’ammontare del risarcimento deve essere quantificato da un avvocato esperto in infortunistica stradale che assiste chi ha riportato danni fisici in un incidente.

Pertanto, quando si è rimasti feriti in un incidente, è bene farsi assistere per la procedura di risarcimento diretto da un avvocato esperto in danni da circolazione stradale.

Danni fisici ed indennizzo diretto

Lo Studio Legale Sposato, fondato nel 1949, vanta una esperienza consolidata nel settore risarcimento danni incidenti stradali con danni fisici.

Siamo specializzati in incidente stradale risarcimento danni fisici per chi ha riportato lesioni da sinistro stradale, anche nella procedura di risarcimento diretto.

La nostra missione è aiutare chi ha riportato danni fisici in incidenti stradali per ottenere in tempi rapidi il più elevato risarcimento danni dall’assicurazione.

I criteri per il calcolo del danno biologico di lieve entità, nei sinistri da circolazione di veicoli a motore e natanti, sono determinati dall’articolo 139 CdA.

Per il danno biologico permanente, lesioni pari o inferiori al 9 per cento, viene liquidato un importo crescente proporzionale ad ogni punto percentuale di invalidità.

Nel 2024 per le lesioni di lieve entità il valore del punto di danno biologico è pari a 947,30 euro; mentre per ogni giorno di inabilità assoluta viene liquidato un importo di 55,24 euro.

L’importo liquidato è crescente con l’aumentare del danno biologico accertato e decrescente con l’aumentare dell’età del danneggiato. 

Se il danneggiato documenta anche il danno morale ed il danno esistenziale, il risarcimento del danno non patrimoniale può essere aumentato anche fino al 30%.

Ciò solo quando la menomazione incide su aspetti dinamico relazionali, o ha causato una sofferenza psico-fisica di particolare intensità.

Chi paga l’avvocato nell’ indennizzo diretto?

Nella procedura di indennizzo diretto, come in quella ordinaria prevista dall’articolo 148 CdA, il compenso dell’Avvocato è a carico dell’Assicurazione.

Tuttavia, gli avvocati specializzati in responsabilità civile da circolazione stradale possono richiedere un compenso aggiuntivo al cliente.

Il nostro Studio Legale fornisce un preventivo scritto e non richiede alcun costo anticipato per infortunistica stradale con lesioni gravi, o gravissime.

Viene richiesto un compenso integrativo solo quando viene corrisposto l’indennizzo diretto, secondo accordi prestabiliti in base alla difficoltà dell’incarico.

Nel corso di oltre 75 anni di attività abbiamo trattato oltre 5.000 casi relativi a incidenti stradali con feriti ed ottenuto il risarcimento del danno più elevato per i nostri assistiti nella totalità dei casi.

Se hai avuto un incidente stradale con lesioni, anche senza ricovero ospedaliero, o hai già denunciato l’incidente all’assicurazione e vuoi affidarci il tuo caso possiamo gestire il sinistro comunicando il nostro intervento all’assicurazione.

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Incidente in moto

Incidente in moto

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Assistenza legale a chi è rimasto ferito in incidente motociclistico

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, è specializzato in risarcimento danni fisici per incidenti stradali.

Operiamo in tutta Italia per assistenza ai danneggiati che hanno riportato lesioni gravi a seguito di incidenti in motocicletta, o ciclomotore, ai fini del  risarcimento danni.

L’incidente a motociclista non può prescindere dalla ricostruzione dell’incidente stradale ai fini dell’attribuzione delle responsabilità e corretta valutazione dell’entità dei danni fisici.

Il nostro Studio si avvale dei migliori medici legali per la relazione della consulenza medico legale di parte e accompagno a visita medico legale collegiale, per la quantificazione dei danni.

Siamo stati i primi in Italia a occuparci di danni da circolazione stradale, da oltre 75 anni il nostro compito è fare ottenere il risarcimento più elevato per danni fisici a seguito di un incidente stradale dall’assicurazione. 

Incidente in moto, accertamento delle lesioni stradali

Il trasporto su due ruote, soprattutto nelle città, a causa del traffico è sempre più frequente, come purtroppo gli incidenti stradali che coinvolgono motociclisti e ciclomotori.

Gli incidenti in moto spesso hanno conseguenze gravi con lesioni fisiche invalidanti, sia per il conducente che per il passeggero trasportato in moto.

L’accertamento delle lesioni fisiche è fondamentale per potere valutare correttamente il danno non patrimoniale in tutte le sue componenti.

Determinare l’entità del danno biologico, comprensivo della invalidità temporanea ed invalidità permanente, è compito del medico legale.

Ai fini dell’entità del risarcimento del danno, bisogna attribuire il giusto valore al danno morale, per la sofferenza interiore conseguente l’incidente, che deve essere documentata.

La giurisprudenza di legittimità riconosce piena autonomia al danno esistenziale, o dinamico relazionale, per i riflessi e manifestazione della personalità dell’individuo nella vita sociale. 

Occorre valutare il danno fisiognomico, od estetico, ove presente, per eventuali cicatrici e segni permanenti non eliminabili ed i costi necessari per interventi di chirurgia estetica.

Tutte queste componenti fanno parte del danno non patrimoniale che, in caso di  menomazione della capacità lavorativa, perdita del lavoro, o mancato  guadagno dovuti all’incidente, si somma al danno patrimoniale.

Ciò al fine della integrale liquidazione del danno che il nostro Studio Legale ricostruisce dettagliatamente, per fare ottenere il massimo risarcimento dall’assicurazione.

Cause degli incidenti in moto e accertamento delle responsabilità

Le cause degli incidenti in moto sono da ravvedere spesso nel modo di guida sportiva cui è abituato il motociclista, con cambio repentino di corsia e manovre di sorpasso azzardate.

Molti incidenti in motocicletta sono causati da comportamenti distratti di automobilisti, che non si avvedono del conducente del mezzo a due ruote. 

Gli incidenti in moto sono frequenti anche per il manto sconnesso di molte strade urbane ed extraurbane, oltre che per le buche stradali.

L’accertamento delle responsabilità nel caso di incidente in moto è la prima attività da compiere, desumibile dal verbale di incidente stradale e dalle dichiarazioni dei testimoni.

Un incidente su due ruote può causare lesioni per incidente stradale gravi o gravissime, con sconfinamento dell’azione civile in quella penale, procedibile a querela di parte, salvo rari casi.

Al sequestro dei mezzi incidentati per le opportune indagini penali, in particolare nel caso di incidente stradale mortale, segue il decreto di convalida di imputazione provvisoria per il responsabile del reato.

Incidenti mortali in motocicletta

Gli incidenti con la moto purtroppo, spesso, determinano la morte per incidente stradale del conducente e passeggero, a causa della mancanza di protezione, oltre al casco, dovuta a caduta ed impatto violento.

A ciò si aggiunga che la velocità determina, il più delle volte, la causa della morte negli incidenti stradali, in particolare su tratti a scorrimento veloce, come negli incidenti in autostrada.

Gli incidenti di moto mortali avvengono principalmente per scontro tra moto e autovettura, o moto e camion.

Con frequenza minore si verificano incidenti tra motocicli, investimenti di pedoni, sbandamento per manto stradale sconnesso o sdrucciolevole, perdita di controllo del mezzo.

La ricostruzione dell’incidente mortale è fondamentale per verificare la velocità del motociclo e responsabilità del motociclista.

Il concorso di colpa per non essersi attenuto al rispetto dei limiti di velocità, per sorpasso azzardato, o guida contromano, comporta sempre una riduzione del risarcimento dovuto.

I familiari del motociclista, non appena ricevono comunicazione dalle Autorità del sequestro del motociclo, devono incaricare il loro legale di partecipare alle indagini penali per omicidio stradale.

Per l’incidente mortale in moto è fondamentale non scegliere un avvocato penalista, che difende l’imputato, ma un avvocato civilista specializzato in danno da perdita parentale.

Tempistiche per il risarcimento dei danni negli incidenti in moto

La gestione del sinistro da parte di un avvocato specializzato in incidenti stradali con lesioni è fondamentale.

Sia per la corretta ricostruzione dell’incidente stradale, che per l’acquisizione di documenti e ricerca dei testimoni dell’incidente in motocicletta.

Queste attività sono indispensabili per ottenere dalla compagnia di assicurazione il risarcimento del danno per chi ha avuto un incidente motociclistico.

Per le tempistiche con cui avviene la liquidazione al danneggiato da parte dell’assicurazione bisogna distinguere il caso del trasportato in moto, che ha sempre diritto al risarcimento, da quello del conducente.

Il motociclista che ha avuto un incidente mentre era alla guida deve dimostrare di non avere responsabilità nell’incidente, assolvendo all’onere previsto dall’articolo 2054 del codice civile.

Superato il problema della dimostrazione delle responsabilità nell’incidente stradale, anche nel casi di concorso di colpa, bisogna attendere lo stabilizzarsi delle lesioni.

Il danneggiato, infatti, non può essere sottoposto all’accertamento delle lesioni fisiche se non all’esito dello stabilizzarsi dei postumi invalidanti permanenti, per ricevere offerta risarcitoria dall’assicurazione.

Offerta risarcitoria dell’assicurazione per  incidente in moto

L’assicurazione, sia nella procedura di risarcimento ordinaria che di risarcimento diretto, deve formulare l’offerta di risarcimento entro 30 giorni da quando il danneggiato è stato a visita medico legale.

All’esito della trattativa del sinistro con il liquidatore della compagnia assicurativa, sottoponiamo al cliente la migliore offerta di risarcimento danni che abbiamo raggiunto.

L’offerta di indennizzo stradale, nel caso in cui non sia comprensiva di tutte le componenti del danno, può essere trattenuta in acconto.

In questo caso bisognerà attivare la procedura di negoziazione assistita, per poi promuovere una causa civile per ottenere l’ulteriore liquidazione di danni non riconosciuti nella fase stragiudiziale.

Molto frequentemente la compagnia assicuratrice, nella fase stragiudiziale, non  riconosce il danno patrimoniale, anche per perdita di capacità lavorativa e diminuzione di guadagno.

Per le lesioni di non lieve entità, quando non si è assistiti bene, è frequente l’inadeguata valutazione del danno biologico ed il mancato riconoscimento del danno morale.

Avvocato specializzato in  risarcimento lesioni stradali per incidenti in moto

L’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente dell’Associazione Difesa  Infortunati Stradaliè rappresentante di Interessi alla Camera dei Deputati.

E’ considerato il massimo esperto in Italia per la ricostruzione di incidenti stradali e risarcimento del danno alla persona in incidenti gravi in moto.

Ha pubblicato Manuale “Le 50 parole del danno stradale più usate nelle aule di giustizia” edito dalla Nuova Editrice Universitaria, i cui proventi ha devoluto in beneficenza per promuovere l’educazione stradale.

Fa parte del Gruppo Danno alla Persona dell’Osservatorio sulla Giustizia Civile e membro della Commissione Trasporti dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

L’accertamento della colpa dell’incidente e la quantificazione del danno fisico in un sinistro in motocicletta, o in ciclomotore, è una operazione tecnica con importi che possono variare notevolmente per il danneggiato.

Non esiste un risarcimento standard per ogni tipo di lesione, essendo tutto rimesso a condizioni soggettive ed alla capacità di documentare e provare l’entità del danno in tutte le sue componenti.

Per questa ragione è importante già dalla richiesta di risarcimento danni essere  dettagliati, nel rispetto della normativa imposta dal Codice delle Assicurazioni Private e rivolgersi ad un professionista competente, serio ed affidabile.