Incidente stradale mortale

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Incidente stradale mortale, a chi affidarsi
Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, interviene per casi di morte in incidente stradale per accertare la colpa, ottenere la condanna di chi ha compiuto l’omicidio stradale ed il risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale.
L’ Avv. Gianluca Sposato, Presidente dell’ Associazione Difesa Infortunati Stradali, ha ricevuto l’ apprezzamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il fattivo contributo volto a tutelare i soggetti danneggiati da incidenti stradali, è membro del “Gruppo Danno alla Persona” dell’ Osservatorio sulla Giustizia Civile, che elabora le Tabelle del Danno da Morte e Presidente della XIX Commissione dell’Esame di Stato per Avvocato a Roma.
La morte per incidente stradale, una tragica realtà
La morte per incidente stradale è una piaga sociale, oltre che una tragica realtà e richiede una gestione legale accurata.
La determinazione delle cause, le responsabilità e le conseguenze civili e penali sono aspetti delicati che necessitano di un supporto legale competente.
La scelta dell’avvocato migliore nel caso di incidente stradale mortale diventa cruciale per il riconoscimento dei diritti delle vittime e dei loro familiari.
A ciò si aggiunga che, poiché la morte per incidente stradale si configura come danno conseguenza e non come danno evento, nel caso di lontananza e/o non convivenza tra familiari della vittima, la giurisprudenza richiede la prova del vincolo affettivo quale condizione per la risarcibilità del danno da morte, che può essere valutata anche in modo presunto.
Cause e statistiche delle morti per incidente stradale
La morte per incidente stradale negli ultimi 30 anni ha colpito oltre 300.000 persone in Italia e gli incidenti stradali mortali sono la prima causa di mortalità nel mondo per i giovani tra i 15 e 19 anni di età.
Le cause della morte per incidente stradale sono da rinvenire quasi sempre nell’elevata velocità, guida spericolata, o sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti, distrazione e stanchezza alla guida; ma anche le condizioni stradali pericolose e i malfunzionamenti dei veicoli possono causare incidenti stradali mortali.
Oltre il 15% delle persone che perdono la vita in un incidente stradale sono passeggeri trasportati e sono in costante aumento nei centri abitati gli incidenti a pedoni uccisi mentre attraversavano la strada.
Incidente stradale mortale: conseguenze civili e penali
Un incidente stradale mortale ha conseguenze sia civili che penali.
L’azione penale segue un percorso e finalità diverse rispetto a quella civile, dal momento che è volta a infliggere la pena al responsabile dell’incidente mortale.
La responsabilità penale, determinata attraverso indagini di polizia, coinvolge il conducente e, in alcuni casi, terze parti.
I rilievi della polizia scientifica sono fondamentali per ricostruire la dinamica del sinistro mortale: il verbale dell’incidente assume una grande importanza ai fini dell’accertamento delle responsabilità.
L’azione civile è volta a quantificare i danni per i familiari superstiti e ottenere il risarcimento per la perdita del rapporto parentale.
Autopsia della vittima nell’incidente mortale
Per stabilire le cause del decesso e se esiste un collegamento tra la morte della persona e il sinistro in cui è stata coinvolta, può essere necessario disporre dell’autopsia della vittima; questa azione viene svolta dall’Autorità Giudiziaria.
Nel caso in cui venga ordinata, l’autopsia nell’incidente stradale mortale è la prima operazione cui i familiari, in base all’art. 360 del codice di procedura penale, sono chiamati a partecipare, nominando un medico legale di parte.
Partecipare alle indagini penali e nominare un proprio medico legale perito di parte è molto importante per i familiari della parte offesa, per non vedere pregiudicato il proprio diritto di difesa.
Indagini e rilievi planimetrici dell’incidente stradale mortale
I rilievi planimetrici relativi all’incidente stradale mortale avvengono attraverso indagini di polizia coordinate dalla Procura della Repubblica cui partecipano i periti della parte indagata e della parte offesa.
I mezzi coinvolti nell’incidente vengono sottoposti a sequestro ed i familiari di chi è morto nell’incidente stradale, in qualità di parte offesa, hanno diritto a prendere parte alle indagini relative alla ricostruzione cinematica del sinistro mortale.
E’ fondamentale che i familiari del deceduto partecipino a tutte le attività d’indagine per evitare l’inquinamento di prove sulla dinamica dell’incidente mortale.
Costituzione di parte civile nel processo per omicidio stradale
La parte civile si costituisce nel processo per omicidio stradale principalmente per partecipare al processo penale.
Infatti la sede naturale per chiedere il risarcimento del danno da morte è sempre in ambito civile.
Prima di costituirsi parte civile in un processo per omicidio stradale è, dunque, importante consultare un avvocato penalista ed un avvocato civilista per valutare attentamente anche i rischi.
La costituzione di parte civile nel procedimento penale per omicidio stradale deve essere valutata con circospezione potendo comportare brutte sorprese, come nel caso di imputato per omicidio stradale assolto.
Nel caso di patteggiamento della pena, poi, le indagini relative all’incidente mortale non possono formare il pieno convincimento del giudice civile per la liquidazione del danno ai familiari, con tutte le preclusioni maturate.
Morte per incidente stradale: il risarcimento ai familiari
Dopo un incidente mortale, la questione della responsabilità e, di conseguenza, del risarcimento diventa centrale: solo un avvocato specializzato in danno da morte, può supportare i familiari nel risarcimento in ambito assicurativo.
Ai familiari di chi è stato ucciso in un incidente stradale spetta il risarcimento per il danno dovuto alla perdita del vincolo affettivo e del rapporto parentale.
L’azione civile è la sede naturale per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali dovuti per l’uccisione del proprio familiare.
La liquidazione del danno non patrimoniale per la morte di un congiunto è sempre subordinata all’ accertamento della colpa, ove non vi sia già una sentenza di condanna penale che potrà formare prova anche in sede civile.
Quali documenti devono produrre i familiari per richiedere il risarcimento del danno da morte?
I documenti basilari che i familiari devono sempre produrre per richiedere il danno da morte per l’uccisione di un familiare in un incidente stradale sono:
- il verbale di incidente stradale;
- il certificato di stato di famiglia;
- la dichiarazione dei redditi della vittima.
Oltre a questi documenti, ai fini della prova dell’intensità del vincolo affettivo è utile produrre documentazione fotografica, corrispondenza, la relazione del medico legale e ogni altro documento per il riconoscimento del danno, non essendo sufficiente il solo vincolo di parentela per avere diritto.
Richiesta di risarcimento danni per morte in un incidente stradale
Il processo di richiesta di risarcimento diventa una tappa cruciale per i familiari delle vittime: l’avvocato specializzato nell’assistenza legale per incidenti stradali mortali svolge un ruolo fondamentale nel garantire che i diritti delle vittime siano garantiti e nel massimizzare il risarcimento.
La richiesta di risarcimento danni per morte in un incidente stradale deve essere inoltrata – ai sensi dell’art. 148 del codice delle assicurazioni private – dai familiari della vittima all’assicurazione del mezzo responsabile e, ai fini del litisconsorzio necessario, al suo conducente e al proprietario.
Se la compagnia assicurativa, all’esito dell’esame della documentazione fornita, rifiuta il pagamento, l’azione civile è subordinata all’esperimento della negoziazione assistita.
Questo processo mira a favorire la risoluzione delle controversie in modo extragiudiziale, promuovendo il dialogo tra le parti e cercando di evitare il ricorso al tribunale.
Morte per incidente stradale, responsabilità e prove
La principale difficoltà per i familiari di chi è rimasto ucciso in un incidente stradale è dimostrare che l’incidente mortale si è verificato per colpa esclusiva dell’investitore.
Solo in questo caso, infatti, i familiari hanno diritto, ai sensi dell’ art. 2043 del codice civile, a vedersi riconoscere una somma di denaro per la morte del proprio familiare.
Analoga tutela è prevista dall’articolo 185 del codice penale, in base al quale ogni fattispecie criminosa da cui è derivato un danno obbliga il colpevole al risarcimento.
Gli eredi, oltre a documentare il vincolo parentale, devono fornire anche la prova di avere subito un danno ingiusto consistente nella privazione del vincolo affettivo e nello stravolgimento delle proprie abitudini di vita.
Concorso di colpa in un incidente stradale mortale
Nel caso di concorso di colpa in un incidente stradale mortale occorrerà fornire la prova liberatoria di cui all’art. 2054 del codice civile, per non subire decurtazioni nell’offerta risarcitoria.
Il concorso di colpa negli incidenti mortali non è raro e si verifica in tutti quei casi in cui la persona deceduta non ha fatto tutto il possibile per evitare l’evento fatale, che è stato la causa del decesso.
Basti pensare al passeggero trasportato sul sedile posteriore di un’autovettura che non indossava la cintura di sicurezza, il cui utilizzo avrebbe potuto attutire i danni e salvargli la vita.
Quali sono i familiari che hanno diritto al risarcimento per la morte in incidente stradale?
Nel caso di un incidente stradale mortale hanno diritto al risarcimento tutti i ‘prossimi congiunti’ della vittima: per questi si intendono il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, i nonni ed i nipoti.
Non è escluso dal risarcimento il convivente, purché si dimostri che egli sia stato legato in modo affettivo costante alla vittima, circostanza desumibile anche dal certificato di residenza.
Anche gli zii della vittima hanno diritto ad essere risarciti, al pari dei cugini, qualora possano fornire la prova di uno stretto legame affettivo.
Quali importi spettano per la morte in incidente stradale?
Gli importi che vengono liquidati a titolo di risarcimento per l’uccisione di un familiare in un incidente stradale variano a seconda del grado di parentela, dell’età della vittima e del familiare, della composizione del nucleo familiare, dell’intensità del vincolo affettivo e stravolgimento della propria esistenza.
Il risarcimento del danno ai familiari superstiti, tuttavia, non avviene in maniera automatica, nel senso che non spetta di diritto per il solo fatto che un loro congiunto ha trovato la morte in un incidente, ma è subordinato ad una duplice prova:
- la prima prova che i congiunti devono fornire è relativa all’elemento della colpa, ovvero occorre provare che l’incidente mortale è stato causato dall’investitore, non essendo attribuibile alcuna responsabilità al loro parente deceduto;
- la seconda prova che i congiunti devono fornire è relativo all’intensità del vincolo affettivo, ovvero alla prova della sofferenza per l’uccisione del loro caro da cui trae origine il danno da morte.
Tabella calcolo danno da morte
Nel mese di novembre 2023 il Tribunale di Roma ha pubblicato la Tabella Di Liquidazione del Danno non Patrimoniale da Morte di un Congiunto, riconoscendo il diritto al risarcimento del danno per la perdita del rapporto parentale anche agli zii, e ai cugini.
Tuttavia, il risarcimento del danno da morte per i parenti meno prossimi – come fratelli, nonni, zii, cugini – può non essere dovuto in caso di prova di assenza del vincolo affettivo. Questo nonostante sia stata sollevata la questione di legittimità costituzionale sulla prova della sofferenza dall’Avv. Gianluca Sposato nel giudizio relativo alla sentenza 11200/19 della Cassazione.
Il Tribunale di Roma per il 2023 ha attribuito ad ogni punto un valore di euro 11.356,16 stabilendo che il punteggio può essere diminuito fino alla metà ed addirittura non dovuto in caso di prova di assenza del vincolo affettivo.
Tabella danno morte Tribunale Roma 2023
Relazione | Parentale | Punti |
---|---|---|
Relazione parentela con ii de cuius (1) (1) II punteggio pu6 essere diminuito fino a 1/2 in relazione alla situazione concreta correlata alla concreta esistenza di un serio rapporto affettivo o annullato in caso di prova di assenza di un vincolo affettivo | Genitore | 20 |
Figlio | 18 | |
Avo | 6 | |
Fratello | 7 | |
Nipote | 6 | |
Zio | 6 | |
Cugino | 2 | |
Coniuge | 20 | |
Convivente (previa prova dell’effettiva esistenza di un serio e prolungato vincolo affettivo di natura familiare) | 20 | |
Età della vittima | Punti aggiuntivi | |
Età compresa tra i: 0 – 10 anni | 10.5 | |
Età compresa tra i: 11 – 20 anni | 4.5 | |
Età compresa tra i: 21 – 30 anni | 4 | |
Età compresa tra i: 31 – 40 anni | 3.5 | |
Età compresa tra i: 41 – 50 anni | 3 | |
Età compresa tra i: 51 – 60 anni | 2.5 | |
Età compresa tra i: 61 – 70 anni | 2 | |
Età compresa tra i: 71 – 80 anni | 1.5 | |
Età compresa: oltre gli 81 anni | 1 | |
Età del congiunto | Punti aggiuntivi | |
Età compresa tra i: 0 – 10 anni | 10.5 | |
Età compresa tra i: 11 – 20 anni | 4.5 | |
Età compresa tra i: 21 – 30 anni | 4 | |
Età compresa tra i: 31 – 40 anni | 3.5 | |
Età compresa tra i: 41 – 50 anni | 3 | |
Età compresa tra i: 51 – 60 anni | 2.5 | |
Età compresa tra i: 61 – 70 anni | 2 | |
Età compresa tra i: 71 – 80 anni | 1.5 | |
Età compresa: oltre gli 81 anni | 1 | |
Convivenza e composizione familiare | Punti aggiungtivi | |
Del nucleo familiare | Convivenza tra congiunto e de cuius | 4 |
Assenza di altri familiari conviventi | 3 | |
Assenza di altri familiari rientranti nella parentela fino al secondo grado – | Aumento da un terzo alla metà del punteggio complessivo | |
Non convivenza (2) (2) la riduzione e destinata a consentire anche una diversificazione tra non conviventi | Possibilità di riduzione fino ad 1/2 del punteggio complessivo |
Gli importi variano a seconda dell’età del grado di parentela e dell’intensità del vincolo affettivo e non si discostano da quelli delle Tabelle del Tribunale di Milano, secondo cui i familiari aventi diritto e gli importi variano in base all’intensità del vincolo affettivo.
Tabella Danno Morte Tribunale Milano 2022
Di seguito riportiamo gli importi riconosciuti dal Tribunale di Milano ai familiari per il caso morte da incidente stradale.
. il coniuge
il marito per l’uccisione della moglie
la moglie per l’uccisione del marito
l’importo spettante al coniuge va da un minimo di 168.250,00 ad un massimo di 336.500,00
- il figlio
per l’uccisione del padre
per l’uccisione della madre
per la morte del fratello, o della sorella
per l’uccisone dei nonni
L’importo spettante ai figli per morte di un genitore, o del fratello va un minimo di 168.250,00 ad un massimo di 336.500,00
- i genitori
per l’uccisione dei figli,
per la morte dei genitori
L’importo spettante ai figli per morte di un genitore, o del fratello va da un minimo di 168.250,00 ad un massimo di 336.500,00
- i fratelli
per l’uccisione del fratello o della sorella
L’importo spettante ai fratelli per morte di un genitore, del fratello, o della sorella va da un minimo di 24.350,00 ad un massimo di 146.120,00
- i nonni
per l’uccisione dei nipoti
L’importo spettante ai nonni per morte del nipote va da un minimo di 24.350,00 ad un massimo di 146.120,00
- i nipoti
per l’uccisione dei nonni
L’importo spettante al nipote per morte del nonno o della nonna va da un minimo di 24.350,00 ad un massimo di 146.120,00
Avvocato per morte in incidente stradale
La scelta dell’avvocato dopo un incidente stradale mortale è un passo fondamentale per ottenere giustizia e risarcimento.
Un legale competente è in grado di affrontare con gli strumenti giusti le complessità processuali che ne derivano e di stabilire un corretto rapporto con le famiglie delle vittime dell’incidente, costrette ad affrontare momenti di grande difficoltà.
Per conferire un incarico all’Avv. Gianluca Sposato, dell’ ISLE – Istituto per la Documentazione e gli Studi Legislativi che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, tra i principali esperti in Italia in materia di risarcimento danni per morte in incidente stradale, è possibile chiamare il numero diretto 06.3217639, oppure per urgenze 347.8743614.